Ogni qualvolta apro un pacchetto di patatine, pur avendo ripromesso a me stessa di consumarne poche e richiuderlo subito dopo, mi ritrovo a mangiarle tutte senza neanche rendermene conto.
Come molti, mi sono ritrovata a pensare che tutto ciò fosse dovuto alla mia ingordigia, al mio essere troppo golosa, anche se stiamo parlano di cibi salati, ma mi sbagliavo.
Difatti una recente ricerca effettuata da un gruppo di studiosi della Deakin University, situata in Victoria, piccolo stato continentale dell’Australia, ha dimostrato che il sale è responsabile di un eccessivo consumo passivo di grassi.
Il sale fa ingrassare: lo studio.
Il succitato studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Nutrition e diffuso attraverso il web il 02 marzo 2016, aveva come obiettivo quello di verificare gli effetti dovuti dall’assunzione di cibo grasso o salato e quale dei due elementi incidesse maggiormente sul senso di sazietà.
La ricerca che attesta che il sale fa ingrassare è stata condotta su un campione di 48 adulti sani (16 uomini e 32 donne di età compresa tra i 18 e i 54 anni). Questi sono stati sottoposti dapprima ad un test per valutare la loro sensibilità ai gusti grassi, successivamente sono stati invitati a consumare una volta alla settimana, per un totale di 4 settimane, un piatto di pasta al sugo, i classici maccheroni dalla forma a gomito, apparentemente sempre uguale.
I ricercatori in realtà modificavano il contenuto di sale e di grasso delle salse in modo tale da distinguere i piatti in:
- A basso contenuto di grassi e basso contenuto di sale;
- A basso contenuto di grassi ma con alto contenuto di sale;
- Ad alto contenuto di grassi ma basso contenuto di sale;
- Ad alto contenuto di grassi ed alto sale.
Il sale fa ingrassare: i risultati dello studio.
Tenuto conto di parametri quali piacere, fame e senso di sazietà dei 48 volontari che si sono sottoposti al test, la ricerca ha dimostrato che il sale fa ingrassare.
I piatti salati infatti hanno riscontrato un maggior successo tra il campione di persone che si sono sottoposte al test perché ritenuti più saporiti, tanto da rendere palese il desiderio di volerne mangiare ancora, situazione non verificatasi con i piatti di pasta ad alto contenuto di grassi.
In sintesi, mangiare cibi salati altera in un certo qual modo il senso di sazietà e spinge le persone a mangiare di più incrementando l’assunzione di cibo ed energia dell’11%.
Ciò ha portato alla conclusione che il sale fa ingrassare in quanto aumenta in modo passivo l’assunzione di energia e non permette di controllare la sensazione di sazietà, spingendo così l’individuo a mangiare ancora.
Questo spiega perché non riusciamo a dire mai basta davanti ad un pacchetto di patatine.
Fonte: Journal of Nutrition