Come si sopravvive alla perdita di un figlio? Questa una delle tante domande che la conduttrice Barbara D’Urso ha rivolto alla showgirl Lory Del Santo nel corso di un’intervista che quest’ultima ha rilasciato durante la trasmissione “Domenica Live”.
Dismessi per qualche istante i panni di personaggio televisivo, la Del Santo si è raccontata come mamma del piccolo Conor, figlio avuto dal cantautore britannico Eric Clapton e divenuto un angelo a soli 5 anni.
Lory Del Santo: la scomparsa del figlio Conor
“Secondo me quando si nasce riceviamo un dono molto importante che è la vita. Questa vita ha un valore immenso. Però la vita è un dare e avere. Se si ha la fortuna di viverla questa vita, dobbiamo essere pronti in ogni momento a restituire qualcosa. Questa è la via che mi fa sentire più forte, perché non possiamo pensare che la felicità sia per sempre o che sia perfetta. Però abbiamo il dovere di cercare la felicità ad ogni costo, qualsiasi cosa succeda, come un dovere rispetto ad altre persone ancora viventi che ci vogliono bene. Per rispetto a loro dobbiamo cercare di trovare il sorriso”.
Questa la motivazione data da Lory Del Santo al quesito qui sopra riportato, lei ha cercato di sopravvivere alla perdita del figlio cercando una motivazione abbastanza valida per andare avanti. L’ha fatto senza mai dimenticare ciò che l’ha profondamente cambiata, quella enorme cicatrice che, ancora oggi, le squarcia il cuore e l’anima.
Conor Clapton, il figlio nato dall’amore che legava la showgirl al cantante e chitarrista Eric Clapton, nacque il 21 agosto 1986; cinque anni dopo il piccolo fu vittima di un tragico incidente, cadde dal 53° piano di un grattacielo di New York.
Conor Clapton è morto il 20 marzo del 1991
Ospite nel salotto televisivo di “Domenica Live”, in accordo con la conduttrice e la redazione del programma, Lory Del Santo decide di ripercorrere i fatti di quel maledetto giorno.
Si parte da un’intervista molto intima e sentita che la stessa aveva rilasciato a Vanity Fair; al magazine aveva confidato il proprio dolore per la perdita di Conor, un dolore tale che la spinse a voler credere che quella grande tragedia non fosse mai esistita, che fosse frutto della sua mente. Infine il racconto di quel fatidico 20 marzo 1991.
“Io stavo salendo le scale per andarlo a vestire, lo sentivo giocare in camera sua. Ero a metà scala e ho sentito il rumore di un fax che stava arrivando. Ricordo la voce del bambino e il suono del fax, una su, l’altro giù e io in mezzo. Però sono scesa a prendere il fax”.
Prendere un fax, un gesto istintivo e innocuo che per mamma Lory è diventato un peso, un interrogativo che, a distanza di tanti anni, continua a tormentarla.
“Se non l’avessi fatto, se mi fossi detta che, invece, dovevo vestire mio figlio, perché era più importante, non sarebbe successo. Perché in quei pochi istanti in cui io sono scesa, lui è uscito dalla sua stanza ed è andato nell’altra, quella in cui il cameriere aveva lasciato la porta finestra aperta. Ci penso sempre a quel maledetto fax”.
E poi l’orribile epilogo. Lory Del Santo racconta di esser salita al piano di sopra e di non aver visto o udito il figlio.
“Non c’era più. La sua stanza vuota e nell’altra, accanto, quella finestra aperta e nessun posto dove avrebbe potuto nascondersi. Il cameriere ha detto “L’ho visto passare”. E io ho capito tutto”.
Lory Del Santo e la scatola dei ricordi di Conor
La morte di Conor segnò anche la definitiva separazione tra Lory Del Santo e Eric Clapton, genitori oppressi da un dolore troppo grande e troppo difficile da gestire o sopportare. Ma mentre il celebre cantante nel 1992 ricordava suo figlio con la canzone “Tears in Heaven” (Lacrime in paradiso), la madre pensò di chiudere dentro una scatola tutti i ricordi legati al suo bambino. In particolar modo vi erano dei filmati girati tra le mura domestiche, immagini che, pur rappresentando momenti felici, faticava a vedere.
“Era diventata un incubo quella scatola. La portavo da una casa a un’altra, da un trasloco ad un altro, sempre chiusa. Ho detto “Un giorno la aprirò”, tanto so cosa c’è dentro, lo sapevo, c’erano questi filmati che non avevo mai avuto il coraggio di guardare”.
Una paura che Lory Del Santo ha voluto esorcizzare durante la diretta TV. Entrata in una saletta appositamente allestita, ha guardato quei filmati, i video che lei stessa aveva definito felici e per i quali si era più volte interrogata sul perché non riuscisse mai a guardarli.
“Penso che gli esseri umani siano un composto di cicatrici che guariscono ma lasciano il segno. Nonostante uno cerchi di cancellare, il segno rimane sempre. Penso che tutti noi abbiamo delle ragioni per essere tristi, per soffrire, per disperarci. In tutti noi c’è qualcosa che ci uccide dentro ma io vedo che molta gente ce la fa a ritrovare la luce e uscire dal tunnel. E quindi penso a loro in maniera intensa e dico “Se ce l’hanno fatta loro, ce la devo fare anche io” e mi ispiro a questa gente”.
Il terribile dolore di Lory Del Santo
Lory Del Santo è una delle tante mamme che ogni giorno si trascinano un enorme peso sul cuore, una mancanza che nulla e nessuno potrà colmare, un dolore così difficile da descrivere e sopportare. Eppure, nonostante la sua anima sia profondamente lacerata, lei prova a sorridere e cerca di trarre forza da chi le sta accanto, da coloro che la amano, dal secondo figlio Devin, divenuto sua unica fonte di vita dopo il suicidio del terzogenito, Loren, deceduto nel 2018.
Qui di seguito parte dell’intervista rilasciata da Lory Del Santo.
Per rivedere l’intera ospitata di Lory Del Santo a Domenica Live cliccare QUI per la seconda parte della puntata andata in onda il 20 Marzo 2016.
Aggiornamento articolo 26 Giugno 2022