Mentre scegliamo con la massima cura ciò che diamo da mangiare e da bere ai nostri bambini, spesso non ci viene in mente che alcuni rischi potrebbero proprio essere nascosti o sottovalutati dalla nostra fiducia. Deve essere questo che ha pensato una mamma che ha lanciato un’allerta personale su del cibo contaminato acquistato in un supermercato.
Cibo contaminato: 2 bimbe si sentono male
Benché sia una garanzia maggiore frullare, cucinare e preparare ogni cibo per i nostri figli partendo da materie prima controllate e controllabili, succede, e non è da colpevolizzare, che si comprino alcuni prodotti già preparati. Qusta comodità può essere suggerita e giustificata da mille esigenze che non possiamo giudicare, né vogliamo farlo ma dovrebbe essere scontato che si trattino di prodotti assolutamente sicuri.
Una mamma australiana invece ha avuto un’orribile e sconcertante scoperta, da qui l’allerta per succhi di frutta contaminati acquistati in una famosa catena di supermercati dove era solita fare acquisti.
Durante la giornata, le sue due figlie Elka e Ollie avevano bevuto da una busta la purea di frutta biologica ed erano state male entrambe finendo per vomitarne il contenuto in serata e una delle bambine ha continuato ad avere episodi di diarrea per tutta la notte. Il giorno dopo state portate dal medico che ha richiesto un campione di feci che stanno analizzando.
Ecco cosa trova la mamma nel cibo contaminato
La mamma insospettita dal contenuto delle buste, apre l’involucro e ciò che vede è davvero disgustoso ed allarmante: una purea dal colore assolutamente sospetto e soprattutto dei residui veramente allarmanti e maleodoranti che si possono distinguere nelle foto che la mamma stessa ha postato con il suo avviso sul suo profilo Facebook.
Il giorno dopo le bambine stavano meglio ma la mamma, oltre ad aver avvertito sul social di quanto accaduto per diffondere più possibile la notizia, decide di andare in fondo per impedire che potessero esserci altri malori da parte di altri consumatori. Si reca al supermercato e informa dell’accaduto, subito i responsabili prendono il campione di prodotto e assicurano di investigare sull’accaduto.
Nikki pensava che una delle bimbe stesse facendo dei capricci per consumare il succo quando ha iniziato a dire che non lo voleva e ad avere dei piccoli rigurgiti, tanto che la mamma ha offerto il succo anche all’altra figlia per convincere la sorellina e ora si sente anche tremendamente in colpa per questo…
Effettivamente dall’esterno della busta non è possibile vedere nulla del contenuto… sarebbe auspicabile avere almeno una finestrella trasparente per poter valutare ciò che contengono questi involucri ma in alcuni casi la luce stessa potrebbe danneggiare la qualità del prodotto.
Nel frattempo la mamma ha postato anche un aggiornamento dove si legge che una delle due piccole, a distanza di due giorni dall’accaduto, non si è ancora rimessa perfettamente, nel frattempo i responsabili del supermercato l’hanno ricontatta per un’indagine più approfondita sul cibo contaminato e le hanno assicurato che era stata avviata anche una procedura di accertamento per la catena di produzione. Nel contempo tutti i succhi di frutta contaminati potenzialmente allo stesso modo, appartenenti allo stesso lotto, sono statti rimossi dagli scaffali.
Fonti: Facebook