“I bambini non vanno mai lasciati soli durante il bagnetto, perché un bambino piccolo muore per annegamento anche in 2 dita d’acqua nella vaschetta di casa”, questa indicazione, terrificante ma vera, mi fu data dal pediatra dei miei figli non appena lo conobbi, ovvero quando vistò il primogenito, ancora bebè, per il primissimo controllo di routine.
Tale monito, volto a limitare ogni pericolo di annegamento stimolando la mamma al controllo del bambino in acqua, faceva parte delle tante utili accortezze che i medici di base indicano ai neo genitori (dal trasporto sicuro in auto sino alla promozione della sicurezza in casa).
L’annegamento di un neonato o di un bambino piccolo può avvenire in pochi centimetri d’acqua in ragione della ridotta capacità di mobilità del bambino associata allo spavento che comunemente discende dall’impatto con l’acqua e dall’ingresso della stessa nelle vie aeree.
In altre parole se un bebè cade col volto nell’acqua, sia pure la poca acqua della vasca per il bagnetto, beve, si avvilisce, non riesce a girarsi e può tragicamente anche morire per annegamento.
I pericoli legati alla morte per annegamento vanno conosciuti, compresi e considerati, ogni mamma deve esserne consapevole, sapendo bene che la migliore prevenzione consta nel gesto più semplice: controllare il bambino quando è nella vasca da bagno.
Alex McCartney, uno splendido bambino di 8 mesi appena, è morto per annegamento mentre era nella vasca da bagno di casa sua insieme alla sorellina di 2 anni, Lily.
La mamma racconta della morte di Alex; la perdita di questo angelo biondo deve divenire un monito per ogni genitore perché la morte per annegamento (in circostanze simili a quelle che hanno spento la luce negli occhi di questo piccolo) si può assolutamente evitare.
I fatti:
la mamma del piccolo aveva preparato il bagnato per i suoi figli e li aveva immersi nell’acqua che arrivava solo fino all’ombelico di Alex, il bambino era seduto su un seggiolino da bagno ancorato al fondo della vasca con 4 ventose.
La mamma si era allontanata per riempire un secchio d’acqua con cui intendeva lavare a terra ed era scesa al piano di sotto; nel frattempo era sopraggiunto lo zio di Alex e Lily, gli due adulti si erano intrattenuti a parlare per pochi minuti.
La tranquillità della loro conversazione venne bruscamente interrotta dalle urla di Lily.
Arrivati nella stanza da bagno trovarono la sorellina seduta nella vasca mentre Alex aveva il volto nell’acqua era caduto a pancia in giù e il sederono emergeva sul livello dell’acqua. Lily, urlante e scioccata, fu subito portata via.
Il bambino, prontamente sollevato, era già cianotico e le sue labbra mancavano già del respiro vitale. I soccorsi, immediatamente allertati, arrivarono insieme al papà di Alex e tentarono in primis di liberare le vie aere del bambino.
Ma nessuno ha potuto strappare il bambino dalla morte, malgrado un’immediata rianimazione e numerosi tentativi di tenerlo in vita, il piccolo Alex non ha mai ripreso conoscenza ed è spirato tra le braccia della mamma al Craigavon Area Hospital 4 giorni dopo l’incidente.
La morte per annegamento di Alex si è consumata nell’Irlanda del Nord nel gennaio scorso, ma i suoi occhi grandi e pieni di vita non debbono smettere nemmeno per un momento di ricordarci che tragedie tanto grandi si possono evitare controllando i bambini e senza mai allontanarsi da loro durante il bagnetto.
Fonte foto: Belfast Telegraph