Ha atteso che i genitori uscissero e poi ha ucciso nel sonno la bambina di cui si prendeva cura, l’ha decapitata, ha occultato il corpo in un sacco e portato la testa con sè. Dopo aver dato fuoco all’appartamento, brandendo la testa della sua vittima si è recata in una stazione della metropolitana minacciando di farsi saltare in aria al grido “Allah akbar”.
Le foto della donna con in mano la testa di una bambina decapitata hanno fatto subito il giro del mondo.
L’assassina era la baby-sitter della piccola vittima e secondo i familiari è sempre stata una donna affidabile; ma ora i genitori della bimba vengono assistiti dagli psicologi mentre versano in un profondo stato di choc.
La donna con in mano la testa di una bambina decapitata ha fatto sprofondare Mosca nell’orrore, è stata avvistata, bloccata e arrestata presso la stazione della metropolitana Oktiabriskoie Pole, in una zona semi-centrale della capitale.
Prima di conoscerne la storia, prima che la “presunta” terrorista venisse collegata all’appartamento in fiamme e al piccolo cadavere senza capo rinvenuto in un sacco, le sue immagini sono state diffuse e condivise come quelle della “donna con in mano la testa di una bambina decapitata”. E le foto del suo “folle attacco”, scelleratamente mosso contro l’innocenza dei bambini e la pace del mondo, hanno seminato terrore e angoscia.
Brandendo il capo della sua piccola vittima la donna ha fatto credere di essere la spietata protagonista di un attentato terroristico, coperta da un burqa nero, minacciando di farsi saltare in aria e gridando “Allah akbar” ha impressionato il mondo. Ma le autorità, che non hanno confermato la presenza di esplosivo, escludono tassativamente la pista terroristica.
La donna con in mano la testa di una bambina decapitata ha messo in scena un giorno di ordinaria follia e lo ha fatto con buona probabilità spinta da dolori personali e frustrazioni profonde che l’hanno condotta al limite dell’impossibile: il suo nome è Gulchekhra Bobokulova, ha 38 anni e sarebbe originaria dell’Uzbekistan; il motivo recondito del gesto potrebbe risiedere nella sua vita familiare e nei complessi rapporti col marito.
LifeNews, che pubblica anche un VIDEO dell’accaduto, ha sottolineato che la donna avrebbe allontanato da sé l’accusa di avere dato fuoco alla scena del crimine, ma tutto lascia presumere che gli eventi criminosi siano collegati.
“Donna con in mano la testa di una bambina decapitata”:
Vita da Mamma ha deciso di non pubblicare direttamente le foto che avvertiva come dolorose e difficili da condividere, raccontiamo, invece, l’evento come monito ad una massima considerazione della tutela dei bambini e della loro fragilità. Se intendete vedere altre foto vi rimandiamo ad una delle fonti italiane della notizia: Il Messaggero.it