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Bambino Mangia Solo Latte e Biscotti, che Fare

di Federica Federico

17 Febbraio 2016

Aiuto il mio bambino mangia solo latte e biscotti”. Molte mamme assistono “disarmate” alla lenta costruzione del rapporto tra i loro bambini e il cibo: tanti sono i bimbi che tra i 24 e i 36 mesi si nutrono praticamente solo di latte, assaggiano qualche cucchiaio di pappa, fanno pochi morsi di carne e poi chiedono sempre il latte. Ed ecco che la preoccupazione delle madri cresce.

Sino ad una certa età il latte può bene equilibrare la dieta del bambino e può permettergli una sufficiente crescita in salute; dopo una certa età il biberon non è più capace di rifornire l’organismo del piccolo del ferro necessario e servono i nutrienti contenuti nell’alimentazione comune.

Il bimbo tra i 2 e i 3 anni deve imparare ad amare il cibo sviluppando con esso un positivo rapporto di piacere e gioia, se il bambino mangia solo il latte, pian piano, è necessario condurlo alla scoperta di altri alimenti.

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Sino ai 24\36 mesi è tuttavia non proficuo forzare il bambino che cresca bene pur preferendo il latte agli altri alimenti. L’ideale sarebbe associare il latte ad almeno 2 pasti diversi al dì (una minestrina di verdure e una fettina di carne o del pesce, per esempio).

Se il bambino mangia solo latte e biscotti, per essere certi che stia bene in salute, ecco cosa bisogna considerare:

  • la crescita: non c’è da preoccuparsi oltremodo della salute del bebè affezionato al latte quando il bimbo cresca bene;
  • il colorito, la vivacità, l’energia, il tono muscolare e lo sviluppo psicomotorio: quando il bambino non è pallido, è allegro, vivace, reattivo e partecipe allora difficilmente sarà un bimbo affamato o penalizzato da carenze alimentari, tanto più se il livello di sviluppo psicomotorio è nella norma.

Se il bambino mangia solo latte e biscotti, cosa può fare il genitore per favorire il rapporto del bambino col cibo:

  • accogliete il bambino a tavola e consentitegli di sperimentare il cibo, anche mangiandolo con le mani;
  • offritegli preparazioni “da grandi”, ovvero cibi gustosi e invitanti (anche nella presentazione);
  • non forzate mai il bimbo a mangiare e non nascondetegli gli alimenti (c’è chi arrotola il pesce nel prosciutto e chi nasconde il boccone di spinaci dentro la polpettina);
  • non caricate di aspettative la cena, per esempio ripetendo al bambino che deve mangiare per forza;
  • coinvolgete il bambino nella preparazione del pranzo.


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