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Rivolgimento Podalico o Versione Cefalica Esterna (Video)

di Gioela Saga

08 Febbraio 2016

Il cosiddetto rivolgimento podalico o versione cefalica esterna è una manovra, appunto esterna, mediante la quale un bambino in presentazione podalica può essere capovolto in versione cefalica verso il termine della gravidanza, normalmente dopo la 36° settimana di gestazione. La percentuale di successo è attorno al 60% e si esegue verso il termine della gravidanza.

Rivolgimento podalico, quando e perché farlo.

rivolgimento podalico o versione cefalica esterna

Di solito il bimbo, in modo naturale, tende a girarsi quando lo spazio in utero inizia ad essere insufficiente e, se in posizione podalica, cioè con i piedini o il sederino rivolti verso il canale del parto, tende a rivolgersi in posizione cefalica, di vertice, ovvero con la testa verso il basso; ciò avviene anche per una questione di distribuzione di spazio del tutto istintiva. Arrivare al termine della gravidanza con il bimbo ancora in posizione podalica, è tutto sommato, una condizione non frequente, che si riscontra in circa il 3-4% dei casi.

Malgrado le tecniche di assistenza al parto si siano notevolmente evolute, le complicanze in caso di parto podalico possono essere maggiori e sicuramente questa posizione rappresenta ancora oggi un’indicazione di taglio cesareo per minimizzare ogni rischio.

Una buona ostetrica o un buon ginecologo, possono essere in grado di effettuare una manipolazione esterna dell’utero sul ventre della mamma ed ottenere una buona probabilità di successo di riuscire a “rivoltare” il bambino in modo dolce, indolore e naturale. Questo garantirà un parto migliore alla mamma e una riduzione della pratica del cesareo.

Il rivolgimento podalico deve essere praticato sotto stretta osservazione medica, monitorando il bambino con strumento ecografico che consenta anche di controllare il battito cardiaco con cardiotocografo.

rivolgimento podalico o versione cefalica esterna

Secondo alcuni studi accreditati, la versione cefalica esterna, se effettuata in sicurezza e competenza, si è rivelata una manovra sicura ed efficace. La possibilità che il bimbo si rivolti nuovamente è bassissima, la manovra in sè è un po’ fastidiosa per la donna ma per nulla dolorosa e non vi sono complicanze né fetali, né materne che possono essere coinvolte. Il rischio di distacco di placenta sembra molto ridotto, immediatamente trattabile e assolutamente compensato dalla percentuale di benefici del risultato delle manovra. Sta di fatto che non sono molti i professionisti che hanno esperienza e competenza che possono effettuare tale manovra in completa sicurezza e maestria.

Consenso della futura mamma a parte, che potrebbe non sentirsi sicura e dunque non voler procedere con questa tecnica, secondo il protocollo vi sono anche delle controindicazioni quali: gravidanze multiple, presenza di placenta previa, travaglio in corso, rottura prematura delle membrane, scarsità di liquido amniotico, stati di ipertensione da gravidanza con rischi di gestosi, patologie cardiache materne o anomalie nel battito cardiaco fetale, interventi già avuti sull’utero che non siano un cesareo o altre condizioni per cui si sia già provveduto ad eleggere un taglio cesareo come prima scelta.

Rivolgimento podalico sicuro

Le alternative al rivolgimento podalico (rivolgimento per manovra esterna detto RGE) possono essere lo yoga, la moxibustione (moxa) che stimola, riscaldandoli, alcuni punti usati in agopuntura o l’agopuntura stessa, ma tali metodi devono essere sempre attentamente monitorati ed effettuati da personale medico qualificato, e sembra comunque che non diano risultati così efficaci.

Alcuni ritengono questi metodi meno invasivi ma, attenzione, perché possono considerarsi pericolosi se non effettuati con professionalità, non sono da sottovalutare i rischi semplicemente perché considerati “naturali”, in fondo anche l’accompagnamento del rivolgimento podalico è naturale e se ben applicato, come potete vedere nel video che vi proponiamo, ha anche qualcosa di magico e dolcissimo.



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