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Metodo Montignac: Cos’è e Come Funziona Questa Dieta

di Dott.ssa Maria Paola De Biase

07 Gennaio 2016

Il metodo Montignac:

“… non è una dieta nel senso tradizionale del termine. Una dieta, infatti, è una modalità alimentare restrittiva sul piano quantitativo e che, per questo motivo, deve essere seguita per un periodo di tempo limitato. Al contrario, il metodo Montignac è una modalità alimentare equilibrata e non restrittiva sul piano quantitativo”.

Queste sono le parole del signor Montignac, fondatore del metodo che deriva da una serie di lavori portati avanti negli anni ’80.

Secondo Montignac non sono importanti le calorie, piuttosto l’equilibrio degli alimenti che introduciamo ogni giorno. Quindi prima di tutto occorre cambiare le proprie abitudini alimentari e imparare a fare le scelte giuste.

Il metodo Montignac permette di perdere peso, ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e prevenire la comparsa del diabete.

Metodo Montignac: Cos'è e Come Funziona Questa Dieta

Secondo Montignac, ciò che davvero è importante per causare aumento di peso, e quindi determinare la comparsa dell’obesità è l’iperinsulinismo, ossia l’aumento dell’insulina, l’ormone responsabile della regolazione del glucosio nel sangue.

Ovviamente, due alimenti che hanno lo stesso numero di calorie ma composizione diversa in termini di nutrienti, hanno azioni diverse nell’organismo: uno può influire negativamente sul peso, facendolo aumentare, mentre l’altro può far dimagrire.

Il metodo Montignac sottolinea, giustamente, l’importanza dell’indice glicemico. Questa è un’opinione condivisa tra i nutrizionisti perché è chiaro che una dieta a basso indice glicemico aiuta a prevenire la comparsa del diabete ed è fondamentale per la gestione del paziente già diabetico.

Prediligere cibi a basso indice glicemico: questo è l’unico “pro” che ha questo metodo.

In cosa consiste il metodo Montignac?

Il metodo Montignac non è una vera e propria dieta in quanto non si segue per un determinato periodo, ma piuttosto un modo di alimentarsi che prevede delle scelte da fare a tavola.

Il metodo Montignac si basa su due principi:

  • cessare di farci condizionare dal contenuto calorico degli alimenti perché risulta inefficace;
  • scegliere alimenti fonte di carboidrati a basso indice glicemico, alimenti fonte di grassi insaturi (evitando gli alimenti ricchi di grassi saturi), e scegliere alimenti proteici in base alla loro origine, animale o vegetale, alla loro complementarietà e alla neutralità nei confronti dei processi metabolici.

Il metodo Montignac prevede due fasi:

  • Fase del dimagrimento: prevede il consumo di cibi con indice glicemico massimo di 50, in modo da indurre alla fine del pasto la più bassa risposta insulinica possibile. Questo impedisce che ci sia l’accumulo di grasso, ma soprattutto realizza la distruzione del grasso già accumulato, realizzando il dimagrimento.
  • Fase di stabilizzazione e prevenzione: il concetto di indice glicemico è sostituito con quello di carico glicemico, che mette in relazione l’indice glicemico con il contenuto in carboidrati di un alimento. In questo modo, nella seconda fase si potranno consumare anche alimenti a più alto indice glicemico, purché il carico glicemico sia contenuto, in modo che non ci sia una sintesi troppo elevata di insulina derivante da un’alta glicemia.

Il metodo Montignac definisce fallimentari le classiche diete ipocaloriche perché prevedono il conteggio delle calorie che molto spesso viene ignorato da chi segue la dieta e quindi poi porta alla ripresa del peso perso.

Metodo Montignac: Cos'è e Come Funziona Questa Dieta

Visto da questa prospettiva il metodo Montignac sembra non fare una piega. Ma guardiamo meglio alcuni aspetti.

Nella fase di dimagrimento il metodo Montignac prevede il consumo di alimenti a basso indice glicemico, ma non considera il carico glicemico, quindi quanti carboidrati in totale vengono forniti e questo è uno svantaggio enorme.

Inoltre, il metodo Montignac riducendo drasticamente il numero di carboidrati introdotti diventa un regime alimentare iperproteico, con tutti gli effetti collaterali ormai noti delle diete iperproteiche. Considerando che la prima fase, che è quella più ricca di proteine, può essere anche abbastanza lunga, può rivelarsi dannosa.

La fase 1 mette al bando numerosi alimenti, cosa che invece non fanno le diete ipocaloriche che si basano sulla dieta mediterranea e che prevedono qualsiasi tipo di alimento, purché venga inserito con criterio.

L’ultimo contro che secondo me è quello che deve risaltare prima degli altri in quanto è il più discutibile è il percorso di studi effettuato dal signor Montignac: laureato in scienze politiche, si è “improvvisato” nutrizionista perché ha risolto con questo metodo il suo personale problema dell’eccesso di peso (ha perso 15 kg in tre mesi).

 



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