Alle 5 del mattino del giorno di Natale la famiglia di Massimo Giuseppe Bossetti, il presunto Killer di Yara Gambirasio, è stata colpita da un grave lutto: è morto in ospedale il padre legittimo di Bossetti.
Giovanni Bossetti, 73 anni, si è spento presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Massimo Giuseppe Bossetti aveva potuto godere di due permessi per fare visita al padre illegittimo da tempo malato.
Giovanni Bossetti a causa delle sue delicate condizioni di salute aveva vissuto negli ultimi anni più ricoveri ospedalieri.
Massimo Giuseppe Bossetti ha ricevuto la dolorosa notizia della morte di suo padre da Don Fausto Resmini, cappellano della casa circondariale di via Gleno.
La malattia di Giovanni Bossetti era stata scoperta proprio nei giorni dell’arresto di Massimo Giuseppe, quello che l’uomo ha sempre creduto essere suo figlio. A quanto pare Giovanni e Massimo Bossetti hanno vissuto il loro rapporto genitore figlio senza mai conoscere una dura verità emersa solo dalle indagini: il DNA non mente e ha stabilito che Massimo Giuseppe non è figlio naturale di Giovanni Bossetti.
Ester Arzuffi, 68 anni, madre di Massimo Giuseppe e moglie di Giovanni Bossetti, avrebbe concepito i suoi gemelli (Massimo Giuseppa ha un sorella gemella Laura Letizia) con Giuseppe Guerinoni, ex autista di autobus morto nel ’99.
Secondo gli investigatori, i gemelli Bossetti sarebbe nati da una relazione extraconiugale e clandestina intrattenuta della madre con il Guerinoni. Malgrado gli accertamenti di laboratorio, la donna continua a negare questa verità scientifica.
Massimo Giuseppe Bossetti è al momento detenuto, sotto processo per l’atroce delitto della 13enne di Brembate Sopra, Yara Gambirasio. Dalla sua cella, il presunto Killer avrebbe domandato un permesso per prendere parte al rito funebre.
L’ultimo saluto a Giovanni Bossetti, il padre illegittimo di Massimo Giuseppe, è previsto per martedì 29 dicembre alle ore 10:00 nella parrocchia di San Vittore Martire a Terno d’Isola il paese dove risiedeva Giovanni Bossetti.
Fonte: Repubblica.it