Giacomo Urtis è noto al grande pubblico per la sua professione: è un chirurgo estetico. In particolare lui è il chirurgo estetico dei vip. Sono moltissimi i personaggi famosi che non fanno mistero di intrattenere rapporti professionali con Giacomo Urtis.
Navigando in rete, in una comune mattina di dicembre, sulla mia bacheca Facebook, da mamma con tante amiche mamme, è comparsa la foto “impressionante” di Giacomo Urtis in un lettino di ospedale.
La didascalia ha subito chiarito tutto: Giacomo Urtis si trova presso la Clinica Privata Villa Benedetta, a Roma e non ha avuto un incinte bensì è reduce da un delicato intervento di chirurgia estetica.
Lo stesso dottore chiarisce la sua posizione e scrive sulla sua bacheca Facebook:
“È’ una liposuzione che disegna il corpo ( disegno muscolare) ma devi avere i muscoli non li mette! Niente silicone o altro. Tutti i trattamenti che eseguo sulle persone per professionalità li provo prima su me stesso. Vado in palestra ed ho il personal trainer.”
Potremmo dire che il giovane, talentuoso e bellissimo dottore per Natale ha deciso di regalarsi un fisico rinnovato in bellezza e vigore, ancora più scolpito grazie alla chirurgia estetica.
Personalmente sono favorevole ad ogni disposizione personale e coscienziosa del proprio corpo, anche alla chirurgia estetica. Tuttavia questa immagine mi suggerisce più di una riflessione e mi richiama ad un mio dovere di mamma: educare i figli a dare alle cose il giusto valore, stabilendo anche delle scale di priorità nella vita.
Un seno non sviluppato piuttosto che svuotato anzitempo o avvilito da una malattia; una calvizie precocissima o femminile; un naso invadente possono essere limiti alla affermazione del sé, difetti invalidanti che l’individuo può soffrire come pene, anche accusando sullo spirito il dolore di doverli sopportare.
Ma fino a che punto è giusto spingersi nella ricerca della bellezza?
Giacoo Urtis prova su se stesso un trattamento che pratica ai suoi pazienti, questo è un atto coraggioso e dimostra la sicurezza e la professionalità di un medico intraprendente.
Pertanto la mia domanda prende spunto dall’immagine ma non è un giudizio alla foto e al coraggio di mostrarla come emblema di una scelta anche professionale. La mia è una domanda da mamma e fatta alle mamme: secondo TE, da madre sino a che punto vale la pena spingersi pur di ottenere ed inseguire la bellezza?
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