Su un’importantissima rivista scientifica pediatrica, il Journal of Pediatrics, è stato pubblicato uno studio molto interessante su un argomento che fa terrore alle mamme, la morte in culla e le sue cause. Nello specifico, la ricerca prende in esame la questione paracolpi e morte in culla.
Paracolpi e morte in culla possibili connessioni causa-effetto
Oggetto dello studio era accertare se il disordine nella culla (cuscini, coperte o pupazzi di pelouche) potesse causare morte in culla e analizzare i meccanismi che determinano queste morti o altri infortuni.
Lo studio ha preso in oggetto le morti del periodo tra il 1985 e il 2012 e gli incidenti avvenuti tra il 1990 e il 2012, registrati dalla US Consumer Product Safety Commission (CPSC), commissione deputata a garantire la sicurezza dei prodotti (compresi quelli per l’infanzia).
I risultati dello studio sono stati particolarmente sorprendenti.
Sembrerebbe infatti che negli ultimi 7 anni (a ridosso dello studio, datato novembre 2015), rispetto alle uguali porzioni di tempo passate, le morti in culla causate dai paracolpi per lettino siano triplicate.
I paracolpi hanno causato in 7 anni – dal 2005 al 2012 – 48 soffocamenti, di cui il 67% causato esclusivamente da questi (escludendo dunque coperte o altri oggetti).
Paracolpi e morte in culla – a conclusione dello studio le associazioni mediche e di consumatori americane hanno pubblicamente chiesto un intervento di legge che vieti i paracolpi per lettino, in quanto possibili cause di morti in culla.
Stando ad altri studi infatti si evidenzia che tra le prime cause di morti in culla vi sono le coperte, i cuscini e i pelouche, a cui si aggiunge oggi il paracolpi per lettino.
Ed è stata proprio la mancanza di regolamentazione sulla produzione, distribuzione e restrizioni dell’utilizzo dei paracolpi che ha fatto si che lo studio generasse una vera e propria discussione tra gli esperti delle commissioni delle associazioni pediatriche e di consumatori.
Lo studio, che ha preso in esame dati provenienti da tutti gli Stati Uniti, ha accertato che nelle 48 morti in culla, 42 di esse riportavano persino sul certificato di morte il paracolpi per lettino come causa del decesso, addirittura appurate anche nelle autopsie (asfissia o soffocamento).
L’età media delle morti era di 4.6 mesi, ed alcuni di essi non avevano mai riportato storie di malattie o recenti patologie.
Paracolpi e morte in culla o lesioni per incidenti non fatali.
Nello studio sono riportati, inoltre, anche casi (ben 146 per la precisione) di incidenti, per fortuna non fatali, causati sempre dai paracolpi del lettino.
Si è anche evidenziato che se non vi fosse stato alcun paracolpi, alcuni dei casi riportati sarebbero probabilmente stati evitati.
Lo studio stesso però ammette che i casi riportati sono molto limitati per potere affermare con certezza che paracolpi e morte in culla sono strettamente connessi tra loro. In primo luogo a causa dell’esiguo numero di casi studiati, poi anche per la mancanza di diagnosi di molte altre morti in culla, che non hanno identificato alcuna causa scatenante, e tanti altri fattori ancora che concorrono a non demonizzare totalmente questi accessori per neonati.
Principalmente però lo studio vuole porre l’attenzione alla possibilità di sensibilizzare l’opinione pubblica al tema.
Paracolpi e morte in culla. Le raccomandazioni delle Associazioni di medici e consumatori ai produttori di articoli per l’infanzia
In primo luogo si dovrebbe raccomandare una massima attenzione quando si usa il paracolpi per lettini, a posizionarlo correttamente, a controllarlo periodicamente e a evitare che il bambino dorma in un luogo con troppe cose.
Un’altra raccomandazione che le associazioni sollecitano, a seguito della pubblicazione di ricerche come questa, è una massima attenzione anche da parte dei produttori dei paracolpi, affinchè sviluppino degli standard per la sicurezza dei prodotti, il design, lo spessore e le dimensioni, la qualità delle materie prime ecc.
Uno standard che si dovrebbe richiedere ai produttori è ad esempio l’apposizione di un’etichetta che indichi le istruzioni per l’uso e l’installazione del paracolpi (ad esempio l’indicazione di legare i paracolpi alle sbarre orizzontali, in modo da evitare che questi si affloscino verso il materasso e provochino soffocamenti).
Paracolpi e morte in culla, i consigli ai genitori
I paracolpi inoltre dovrebbero essere utilizzati soltanto quando i bambini sono molto piccoli, poiché al contrario, con bambini più grandi, dagli 8 mesi in su, essi possono diventare pericolosi: i piccoli infatti possono utilizzare i paracolpi per arrampicarsi e cadere dalla culla.
Ancora, non esiste alcuna legislazione che controlli la qualità di questi paracolpi, che possono perdere applicazioni, che poi possono essere ingoiate dai bambini all’interno della culla.
Alcune associazioni di consumatori in America ad esempio hanno asserito che alcune tipologie di paracolpi erano più sicure per i neonati: quelle lavorati a maglia e quelle sottili ad esempio consentono al neonato di essere riparato dai colpi, ma allo stesso tempo non gli impediscono di respirare se i piccoli casualmente vi si avvolgono.
Un altro progetto è quello nel quale si utilizzano dei singoli paracolpi che avvolgono le singole sbarre, così da lasciare ventilare la culla ed eliminare la possibilità di soffocamento.
Fin qui abbiamo riportato in modo direi abbastanza fedele l’estratto dello studio, che ha, come abbiamo scritto, un rigore scientifico assolutamente incontrovertibile. Una considerazione personale all’argomento paracolpi e morte in culla però la vorrei aggiungere.
Senza dubbio che si possa migliorare un articolo che è di utilizzo per bambini così piccoli, per renderlo più sicuro è certo. Voi mamme che leggete questo articolo però non fatevi prendere dalla psicosi del paracolpi, quanto valutate bene l’acquisto prima di farlo, in modo da cautelarvi da possibili incidenti nei quali possono incorrere i vostri piccoli. Ricordate che lo studio ha valutato 48 morti, una percentuale modesta, che non deve comunque essere sottovalutata.
Vale infine la pena di ricordare che quando si ha a che fare con un neonato la prudenza non è mai troppa, e che evitare ogni incidente o pericolo ai nostri piccoli è da genitore responsabile.
Fonte: Journal of Pediatrics
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