Qualsiasi genitore (che sia un genitore single o parte di una coppia) sa che i figli sono un’inesauribile risorsa d’amore, oltre che di energie. Quando qualcuno chiede a una mamma o a un papà: “Ma dove trovi la forza?”, sovente il genitore risponde che l’energia vitale, la voglia di farcela e combattere risiede nel figlio.
Chi ha un figlio scopre, prima o poi, che è inutile andare lontano a cercare la propria linfa vitale, tutto quello di cui ha bisogno un genitore (il papà che ha paura di non farcela o la mamma stanca e demotivata) sta nel cuore del figlio e promana dal suo sguardo.
Richard Johnson è un giovane genitore single, il suo nome e il suo sguardo innamorato della figlia sono emersi dal mare di testimonianze di vita liberate sui social network:
Richard Johnson genitore single: maschio, 21 anni, padre, rimasto solo con una neonata di un mese tra le braccia, questo l’identikit di un papà single comune.
Adesso Persephone ha 10 mesi, e quello di speciale che Richard fa è una pubblica confessione da genitore single: pubblicamente questo papà “solo” rivela quanto ha pianto, quanta paura ha avuto e quanta forza ha trovato in quella piccola creatura che è sua figlia.
Richard ha avuto l’occasione di raccontarsi come genitore single rilasciando un’intervista a Yahoo Parenting e sulla pagina Facebook “Life of Dad”.
“Life of Dad”, in particolare, è uno spazio social legato ad un portale dedicato alla paternità. Dopo l’abbandono della sua compagna, Richard ha cercato in rete consigli e supporto per affrontare da solo la sua avventura di genitore single, “Life of Dad” si è rivelata per lui una risorsa fondamentale. Pertanto, dopo aver compiuto per 9 lunghi mesi il lavoro di due ruoli, ovvero “ di papà e di mamma” insieme, Richard ha voluto scriver un post in cui “ringraziava gli amici virtuali”. Probabilmente non avrebbe mai nemmeno immaginato il successo delle sue parole che di fatto sono diventate virali.
La foto che accompagna il testo (ovvero l’immagine di copertina di questo scritto) è la sintesi visiva delle parole di questo genitore single: Richard e Persephone si parlano con lo sguardo e inequivocabilmente si promettono amore e si dichiarano riconoscenza.
Mi permetto di partire dalla nota finale della lettera web di questo genitore single, nel post scrittum Richard si rivolge a tutti i genitori single e per loro esprime un inno alla speranza:
“Per qualsiasi genitori single là fuori: se ti capita di credere che il carico sia troppo o sei solo e questo ti appare insopportabile, guarda il tuo fantastico figlio negli occhi e confessagli il tuo amore. Sarai sorpreso di scoprire quanta forza puoi liberare quando qualcun altro conta su di te e scoprirai di amarti sempre di più per quello che stai facendo. Troverai la forza dove pensavi che non ce ne fosse più.”
Su “Life of Dad” Richard racconta la nascita della sua paternità e confessa che diventare genitori fu una decisione che la sua compagna e lui presero insieme pensando di avere una famiglia e di vivere in coppia l’esperienza della genitorialità.
Parlando della mamma di Persephone, questo genitore single stupisce tutti col suo amore, infatti scrive:
“Sua madre è una donna fantastica e dovrò chiedere alle poche persone che avranno qualcosa di negativo da dire su di lei che sono pregate di astenersi dal farlo. Non importa quello che lei ha scelto di fare, è la madre di mio figlio e io mi auguro solo il meglio per lei. Finché può essere felice, allora tutto va bene”, tutta questa comprensione e questa infinita dolcezza trovano una spiegazione nella depressione post parto che avrebbe influenzato le scelte dell’ex compagna di Richard.
“La depressione post-partum è veramente una cosa tragica che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico”, afferma Richard.
Richard avrebbe voluto dare a Persephone l’amore di una mamma e quello di un papà, avrebbe voluto darle ciò che lui non ha ricevuto: “Io vengo da una famiglia di divorziati e sono cresciuto con una madre single. Mio padre se n’è andato quando avevo 6 anni”.
L’angoscia della solitudine è un muro che può apparire invalicabile, ciò vale per tutti e anche per un genitore single.
Ma quando si è chiamati ad avere cura di un neonato non c’è tempo da perdere, a questo proposito Richard scrive:
“Non ho avuto tempo di essere preoccupata perché quella bellissima bambina aveva bisogno di un genitore che doveva essere la sua roccia“, l’amore inteso come istinto (e quindi nemmeno la responsabilità intesa come dovere) è la guida e l’energia prima della vita.
“Ci sono stati giorni difficili e a volte non ero sicuro che avrei potuto farcela da solo. Ho passato più di un paio di notti piangendo mentre tra le mie braccia dormiva la mia bambina, non ero sicuro che sarei diventato un buon padre per lei. Una notte, in particolare, è stata la notte che in cui ha gattonato per la prima volta. E’ venuta da me e quando l’ho presa in braccio con la sua piccola mano mi ha accarezzato la guancia e mi guardava negli occhi. E’ stato come se avesse voluto dirmi: “Forza papà, abbiamo un sacco di cose da fare”. Allora mi sono detto che non c’era tempo per il pianto, noi stavamo andando a combattere per essere felici. Abbiamo continuato a vivere per mantenere quella promessa”.
La storia di Richard è un monito alla gioia, lo è per i genitori single e per quelli che vivono in coppia, il messaggio è chiaro ed inequivocabile: cercate nei figli la vostra forza e troverete la felicità!