La cronaca locale degli ultimi giorni ci riporta una notizia che troppo evidenzia, come purtroppo spesso accade, di come a volte noi adulti pretendiamo dai bambini atteggiamenti e comportamenti inadatti alla tenera età degli stessi.
La notizia in questione infatti, pubblicata da un quotidiano locale, racconta di una mamma ubriaca e di una bambina che prende in mano una situazione precaria.
Mamma ubriaca, la figlia chiede aiuto in strada
E’ successo a Udine, tra via Cavour e via Savorgnana, lunedì scorso, intorno a mezzanotte.
Un vigilante di turno, a guardia di una serie di negozi in quelle strade, si vede avvicinare da una bambina di pochi anni che lo ferma chiedendo aiuto.
“La mamma non si sente bene” gli racconta la piccola, e il vigilante, in servizio, avvicina la donna.
Insieme a lei, oltre alla piccola, anche un altro bambino di pochi anni.
I tre erano seduti su uno scalino di un negozio, la mamma in evidente stato di ubriachezza.
Non potendo lasciare il turno, l’uomo è così rimasto vicino ai tre, ed ha chiamato il 118 e la polizia
Mamma ubriaca, la figlia chiede aiuto ad una guardia notturna.
Dopo pochi minuti i quattro vengono raggiunti da una volante di polizia e da un’autombulanza, che immediatamente visita la donna, realizzando lo stato di alterazione, dovuto a qualche bicchiere in più.
In un primo momento la donna è sembrata riluttante a voler essere accompagnata al pronto soccorso, tantomeno a lasciare i figli.
Dopo un po’, evidentemente passata la fase critica della sbornia, o semplicemente essendosi resa conto della situazione, la donna ha cominciato a collaborare, ed è stata condotta in ospedale in ambulanza.
La polizia ha rintracciato i familiari della donna, e al pronto soccorso si è presentato il nonno dei bambini, che si è subito preso cura di loro, rassicurandoli.
Al controllo sanitario la donna non versava in condizioni gravi, e molto probabilmente con un po’ di lucidità capirà l’azione maldestra che ha compiuto.
La polizia accorsa potrebbe segnalare l’incidente in questura, presso l’ufficio dei minori, e non si esclude che la procura possa voler approfondire l’accaduto.
Al momento si è risolto tutto con uno spavento per i piccoli e una sbornia per la mamma, che speriamo abbia imparato la lezione.
Fonte: Messaggero Veneto