Mercoledì 1 giugno 2011 compie 11 anni la “Giornata mondiale del latte” istituita dalla FAO se non lo abbiamo ancora fatto approfittiamone per introdurre nella nostra alimentazione quotidiana questo prezioso alimento, solo cosi potremo dare un “calcio” all’osteoporosi…
Il latte è uno degli alimenti più completi e nutrienti e le sue tantissime proprietà sono note fin dall’antichità. Adatto ad ogni età, il latte è indicato soprattutto per i bambini e gli anziani, ma è l’alimento ideale anche per gli sportivi in quanto bevanda dissetante grazie al suo elevato contenuto di acqua. E’ chiaro che come tutti gli alimenti, anche il latte se non inserito in un’alimentazione equilibrata può contribuire al sovrappeso. Il suo apporto calorico infatti se consideriamo quello intero è di circa 60 Kcal per 100g, quindi se consumato a colazione o come spuntino, è un ottimo alleato contro la fame e può essere un sostituto di altrettanti piccoli pasti che invece potrebbero aggiungere inutili calorie.
Il quantitativo medio da consumare preferibilmente è di circa 250g al giorno per gli adulti, mentre fino a 500g per i bambini e le donne in allattamento.
Il latte è considerato un alimento completo perché le sue proteine, rappresentate dalla caseina e dalla lattalbumina, rappresentano un terzo del fabbisogno medio giornaliero di un individuo. Inoltre è ricco di calcio, fosforo e vitamina D, fondamentale per la formazione di ossa e denti, e ancora di vitamine del gruppo A e B insieme a tutti gli aminoacidi essenziali necessari per costruire e riparare i nostri muscoli.
Un’alimentazione povera di tale alimento e quindi del suo principale minerale, il calcio, può risultare ancora più dannosa se si considerano particolari condizioni, come la gravidanza e allattamento, dove il calcio viene trasmesso dalla mamma al bambino. E’ inoltre dannosa nelle persone anziane, nelle quali l’assorbimento intestinale di questo minerale subisce fisiologicamente un rallentamento, favorendo l’instaurarsi dell’osteoporosi.
Il latte si trova in commercio fresco, ossia pastorizzato per questo può essere conservato fino a 4 giorni dalla data di confezionamento. Oppure sterilizzato con la sigla uht (ultra high temperature), che invece può essere utilizzato fino a 90 giorni dalla data di confezionamento, naturalmente chiuso e a temperatura ambiente: una volta aperto, deve essere consumato entro 3 o 4 giorni.
Molte persone purtroppo però sono intolleranti al latte per la per la scarsa capacità di sintetizzare o completa mancanza di un enzima, detto lattasi, in grado di scindere correttamente il lattosio presente nel latte. In realtà l’intolleranza al lattosio può essere migliorata proprio consumando quantità gradualmente crescenti di latte: infatti, in molti casi è proprio lo scarso consumo di questo alimento che tende a far atrofizzare quelle cellule deputate alla sua digestione. Oggi per fortuna in commercio esistono anche latti dedicati proprio a queste persone, definiti latte ad alta digeribilità o delattosato, cioè con il lattosio quasi completamente idrolizzato ma senza intaccare le proprietà nutrizionali del latte classico. Molto spesso, soprattutto in passato chi non voleva rinunciare al piacere di un alimento cosi completo, si è rivolto al latte di soia, che pur essendo un alimento altamente nutritivo, non può rappresentare un valido sostituto del latte di mucca. Infatti anche la stessa associazione italiana di produttori di latte, ASSOLATTE e i nutrizionisti del settore, tengono a sottolineare che bere latte di mucca e quello di soia non è la stessa cosa. Infatti quest’ultimo pur essendo dal sapore gradevole, privo di lattosio e colesterolo, prevede l’aggiunta di additivi, zuccheri ed aromi. Inoltre l’alto valore biologico delle proteine, la caseina e la lattoalbumina che ritroviamo in abbondanza nel latte di mucca fanno si che questo sia il più adatto a stimolare la crescita muscolare. Cosi gli abituali consumatori di latte di soia invece, devono assumere altre fonti proteiche per ottenere una gamma completa di aminoacidi utili a riparare e costruire i loro muscoli.
Ancora la presenza del lattosio, carboidrato caratteristico del latte animale non si trova in nessun altro alimento, ed è importante perché contribuisce alla biodisponibilità del calcio.