Denise Pipitone Dna all’autrice del messaggio Facebook che ha riacceso le speranze, il Dna rappresenta l’unica soluzione certa per fare luce sulla pista Facebook.
A fronte della recente pista Facebook “denunciata” pubblicamente in televisione da Piera Maggio e dal suo legale, in molti si chiedevano, proprio in queste ore, perché le autorità non ricorressero prontamente ad un test del Dna.
“Sono Denise Mamma”, questo messaggio postato sulla pagina ufficiale Facebook dedicata alla scomparsa di Denise Pipitone è datato 12 agosto 2015, ma è stato reso pubblico da Piera Maggio e dal suo legale pochi giorni fa durante la trasmissione televisiva “Chi l’Ha Visto”.
Denise Pipitone Dna
Un campione di Dna è stato prelevato alla presunta Denise, lo conferma l’ANSA.
La redazione di “Chi l’Ha Visto” ha prontamente raggiunto telefonicamente l’autrice del messaggio, la “presunta Denise” si trova nella provincia di Potenza, precisamente a Tito, ed è una ragazzina di 11 anni. La somiglianza tra lei e la bambina scomparsa 11 anni fa da Mazara del Vallo ha colpito molto l’opinione pubblica.
Dopo la trasmissione “Chi l’Ha Visto”, la richiesta di verità si è mossa direttamente dalla società civile ed è stata fortissima: l’opinione pubblica appoggia Piera Maggio e il suo legale, in maniera non equivoca il Dna rappresenta la via certa per fare chiarezza.
I dubbi sul messaggio Facebook restano ancora tanti, tanto più che il cognome di questa giovane corrisponderebbe a quello di una famiglia di etnia Rom entrata nel mirino degli inquirenti all’indomani della scomparsa di Denise, quando la bambina fu cercata nei campi nomadi vicini a Mazara del Vallo.
L’ANSA ha appena pubblicato una notizia clamorosa:
i Carabinieri di Potenza, su disposizione della Procura, hanno prelevato, attraverso un tampone, un campione del Dna della ragazzina autrice del post su Facebook.
A quanto pare quando si sono trovati dinnanzi alla giovane hanno dovuto fare i conti con una disarmante versione dei fatti: la ragazza avrebbe postato quella frase, “Sono Denise mamma”, solo per fare uno scherzo.
La mamma della giovane non avrebbe opposto alcuna resistenza al prelievo del campione di Dna che comunque è stato inviato ai Ris per una comparazione con il Dna di Denise Pipitone.
L’ANSA rivela anche che la bambina non è astata riconosciuta dal papà, padre che porta il cognome omonimo alla famiglia Rom citata negli atti del processo Pipitone. E di fatto la ragazza avrebbe effettivamente 11 anni, età anagrafica a cui si era arrivati raccogliendo anche le testimonianze di chi la conosceva e delle compagne della scuola media ove frequenterebbe la prima classe del ciclo scolastico.