Quando l’ombra della morte aleggia su una piccola creatura innocente, il mondo sembra assumere colori cupi e tristi, inutile qualsiasi attenuante e giustificazione, solo un vuoto e tante domande per una vita spezzata che era ancora un bocciolo. E’ ancora più triste ed assurdo quando, ad una bambina trovata morta, non si riesce neppure ad associare un nome per ben tre mesi, tre mesi di sconsolata ed irragionevole solitudine che sembrano essere ancora più irrispettosi.
Bambina trovata morta su una spiaggia
Era il 25 giugno scorso quando una donna, passeggiando con il proprio cane su una spiaggia nei dintorni di Boston, nota un sacco nero della spazzatura buttato tra le rocce e la scoperta del contenuto è tremenda, assolutamente agghiacciante.
La bimba indossava solo un paio di leggings bianchi a pois e, insieme a lei, quasi a volerle tenere paradossalmente un’assurda compagnia, c’era una copertina zebrata.
Gli inquirenti hanno subito constatato che la bambina non potesse essere riconoscibile e hanno cercato di fare una ricostruzione digitale al computer con i pochi elementi che erano riusciti a decifrare.
La scoperta della verità della bambina trovata morta ed identificata
Malgrado la massiccia diffusione della fotografia della bambina trovata morta attraverso i mass media, non si erano ottenuti risultati utili per la sua identificazione. La polizia non era riuscita a determinare la causa della morte e la piccola è stata soprannominata Baby Doe, piccola cerbiatta, facendo riferimento probabilmente al luogo del ritrovamento, Deer Island, ovvero l’isola del cervo.
A seguito di una segnalazione di una vicina di casa di una donna di Dorchester, nel Massachusetts, gli investigatori hanno iniziato ad indagare. Si trattava di Rachel Bond di 40 anni che viveva con il suo compagno Michael McCarthy. Già mamma di due figli che le erano stati sottratti dai servizi sociali per incuria e maltrattamenti, la donna aveva una terza figlia che da tempo i vicini non vedevano.
Alla richiesta di spiegazioni, la donna, che faceva uso abituale anche di droghe, aveva risposto dicendo che anche la piccola era stata presa in carico dai servizi sociali. I vicini però si erano allarmati e avevano interpellato la polizia.
Purtroppo gli accertamenti hanno constatato che la piccola Baby Doe era proprio Bella Bond la figlia di Rachel, una bimba che avrebbe compiuto 3 anni lo scorso agosto. E’ da accertare che Rachel abbia solo aiutato il compagno a liberarsi del cadavere mentre sarebbe stato lui ad ucciderla pare con diversi colpi al ventre.
Non è facile stabilire tutto ciò visto che i due continuano ad accusarsi l’un l’altro. Colei che si è identificata come la nonna materna di Bella addirittura non sapeva neppure della sua nascita! Una storia davvero triste per questa bimba che era riuscita appena ad affacciarsi alla vita…
Questo episodio ha fatto eco anche ad un altro simile, avvenuto nel sud dell’Australia, dove invece rimane ancora irrisolto il caso di una bambina trovata morta che potrebbe avere avuto tra i due e i quattro anni, che si presume assassinata anche più di un anno fa, rinvenuta in una valigia nera lo scorso luglio e che ancora non ha un nome.
Bambina trovata morta, cosa ci rimane di lei…
Di Bella si è riusciti a sapere poche cose, era simile a molte bimbe della sua età: amava i gatti, giocare, cantare e il colore verde.
Purtroppo la sua breve vita è stata costellata di abusi, negligenza, continue punizioni come quando, racconta un uomo che ha vissuto con la coppia per qualche tempo, veniva rinchiusa in un ripostiglio, urlando disperata di poter uscire e con il rifiuto dei due che la ritenevano posseduta dai demoni.
Persino quando McCarthy è stato arrestato ha urlato: “Era un demone comunque ed era ora che morisse.”
Il padre naturale di Bella aveva abbandonato la madre prima che lei nascesse e si era rifatto una vita in Florida, pare che avesse sentito solo poche volte la bimba al telefono e non l’avesse mai vista. Poche settimane prima dall’omicidio aveva litigato con Rachel per una questione di soldi al telefono, aveva chiesto alla donna di vedere la figlia ma gli era stato risposto che era fuori città, ora non riesce a perdonarsi di non aver voluto insistere…
Resta davvero sconcerto e incredulità per questi episodi dolorosi ed ingiusti dove ogni commento risulta inadatto e riduttivo…