Il fumetto ha festeggiato di recente il suo primo secolo di vita e, nonostante l’età e la forte concorrenza con i manga, gode di un’ ottima salute, perché utilizza linguaggi e metodologie che ancora e fortunatamente
affascinano.
Oggi i giovani oltre ai tradizionali fumetti hanno tra gli scaffali della propria libreria anche questi manga, ma cosa sono? Qual è la differenza tra fumetti e manga?
Prima di soffermarci sui fumetti, penso sia doverosa una precisazione: delineare nessi e differenze con i manga. Fino a qualche anno fa i manga erano ritenuti giornaletti difficili da reperire, a sfondo un po’ violento o/e erotico. Oggi invece i manga divampano ovunque, animaletti e combattenti che si sfidano, che viaggiano, che volano sono tra i migliori amici dei nostri bambini.
Le differenze tra il fumetto, tradizionalmente occidentale e il manga, cioè il fumetto giapponese, sono molte.
La prima è che i personaggi dei manga vengono disegnati con grandissimi occhi che occupano per gran parte il viso, forse perché ai giapponesi, che hanno occhi piccoli, piacciono gli occhi grandi occidentali.
Inoltre i personaggi dei manga sono altissimi, con braccia e gambe molto snelle e lunghe e le sue immagini sono in bianco e nero. Resta il fatto che il manga è figlio del fumetto! Entrambi utilizzano per esprimersi sia le parole ma soprattutto le immagini.
Il nome “fumetto” è dato proprio dalla nuvoletta che racchiude il pensiero o le parole dette dal personaggio e in esso la storia è narrata dentro queste nuvolette, mentre nella maggior parte dei manga le nuvolette non ci sono ma appaiono dei semplici cerchi.
In entrambi i casi il racconto cammina di pari passo con le immagini!
Le mamme un po’ più mature neanche sapranno cosa sono questi manga, e sinceramente anche qualcuna più giovane e proprio per questo motivo era doverosa questa premessa.
Ma il fumetto perché piace così tanto? Qual è la sua valenza pedagogica?
Come genere letterario il fumetto è stato inizialmente sottovalutato e ritenuto un passatempo per giovani che non intendevano trascorrere qualche ora in più sui libri di scuola, mentre invece oggi si è riscoperta l’importanza e l’efficacia che essi possono avere sui bambini.
Il fumetto, in realtà ha una forte valenza pedagogica in quanto stimola l’immaginazione, la fantasia e le abilità comunicative. Il bambino legge ciò che è scritto nelle nuvolette, guarda poi le immagini e ne trae l’evento. Tutto ciò mette in funzione un sistema mentale e celebrale da non sottovalutare.
Inoltre esso è un genere di lettura veloce perché con le immagini il lettore riesce a seguire la storia.
Attraverso il fumetto i bambini possono imparare:
– punteggiatura
– forme grammaticali come le onomatopee, in quanto sono spesso riportate le diciture “Crash”, “Bang”, “Room”;
– nuovi termini
Inoltre la loro fantasia viene stimolata, così come il principio di “causa – effetto”. Non dimentichiamo, care mamme, che la lettura è importante, quindi cerchiamo di approcciare il nostro bambino alla lettura anche attraverso i fumetti.
Il fumetto più conosciuto in assoluto è Topolino.
La storia di Topolino inizia nel 1928, quando Walter Elias Disney mise sù con il fratello Roy uno studio di produzione di cartoni animati attraverso il quale nacque il suo primo personaggio: Mortimer Mouse, successivamente chiamato Mickey Mouse.
Topolino fece la sua prima comparsa nel mondo dei fumetti, nel 1930 e ad oggi piace tanto perché è un personaggio intelligente, ottimista e coraggioso.
Il fumetto è sempre più di moda ed ormai è noto che non è solo un genere di lettura che piace ai più piccoli!
W i fumetti!