Quando abbiamo un problema di salute ci rivolgiamo al medico e il primo pensiero è subito quello che possa risolvere il disturbo quanto prima e che non sia nulla di grave. Come si curano in medici? Vi siete mai chiesti se il medico, al vostro posto, si sarebbe dato lo stesso consiglio?
Come si curano i medici? Si dice che il medico sia il peggiore paziente…
Soprattutto quando dobbiamo affrontare una diagnosi preoccupante o una procedura invasiva o un’operazione rischiosa facciamo proprio questa domanda al medico: Cosa farebbe lei? Come si curano davvero i medici?
Sapere come si curano i medici pare rincuorarci e stabilire che è effettivamente la cosa migliore da fare. In alcuni casi però, le risposte date da illustri medici possono davvero sorprenderci.
Come si curano i medici? Ecco cosa dice una famosa psichiatra.
La Dottoressa Joanna Moncrieff docente di psichiatria all’University College di Londra ha praticato la professione per venti anni e ha capito che gli antidepressivi non danno nessun beneficio. “Non li prenderei mai.” ha dichiarato.
“Tutte le ricerche dimostrano che ti fanno sentire un po’ meglio di un placebo ma ciò non vuol dire che guariscano dalla depressione. Non abbiamo prove che la depressione sia legata ad un disequilibrio chimico e dunque il fatto di trattarla con un farmaco è opinabile. Credo che la depressione sia una reazione estrema alle circostanze e il modo migliore di guarire sia indagare sulla causa.
A volte questo vuol dire lunghe sedute in cui si parla e a volte vuol dire cambiare la realtà che ci circonda come trovare un nuovo lavoro, risolvere i problemi relazionali…
Ci sono naturalmente alcune persone che sono depresse senza una ragione apparente ma non è comunque provato che ci sia un fattore fisiologico e gli antidepressivi possano davvero aiutare. E’ comunque meglio provare a cambiare qualcosa nel corso dei propri pensieri e del proprio comportamento.
Gli antidepressivi e i farmaci psicotici sono droghe, alterano la mente, come la cannabis e l’alcool e ho sempre pensato che se fossi depressa vorrei conservare intatte tutte le mie facoltà per uscirne fuori e non essere annebbiata da una droga i cui effetti non possiamo realmente capire e controllare.”
Come si curano i medici? Ecco il dietologo che non farebbe mai una dieta!
Il dottor Ian Campbell è un medico e dietologo molto conosciuto. A parer suo “Nessuna dieta funziona veramente a lungo termine.”
Ecco ciò che dichiara: “Ho lavorato per decenni con le persone per aiutarle a perdere peso e la mia esperienza dimostra che c’è solo un modo per raggiungere il successo a lungo termine, semplicemente facendo una domanda al paziente: Perché? Perché trovi conforto nel cibo? Perché preferisci i cibi calorici? Perché non ti piace l’attività fisica?
Tutte le tecniche che si basano sul cambiamento del comportamento alla base del sovrappeso, combinate con le strategie della dietologia, fanno raggiungere mete realistiche e a lungo termine, altrimenti i risultati saranno solo momentanei.”
Come si curano i medici – Il cardiologo che non prende statine
Le statine sono considerate sostanze che riducono fortemente i casi di ictus mantenendo bassi i livelli di colesterolo nel sangue.
Il professor Kevin Channer, cardiologo di fama, dice che non prenderebbe mai le statine a meno che non ci fosse un rischio davvero rilevante di avere un possibile attacco di cuore. “E’ sempre una medicina e bisogna valutare rischi e benefici. Le statine riducono del 30% le possibilità ma bisogna valutare il reale rischio personale e i problemi correlati alle statine: dolori muscolari, stanchezza generale e problemi gastrici.”
Come si curano i medici – Lo scopritore dell’antigene prostatico che non controllerebbe il PSA.
Richard Ablin è uno specialista immunologo dell’Università dell’Arizona che ha scoperto l’antigene prostatico specifico (Psa), una macromolecola capace di reagire con i prodotti del sistema immunitario: è presente nel sangue e aumenta in presenza di una malattia della prostata. Dal 1970 è usato come marcatore per eccellenza per individuare il rischio di tumore alla prostata.
Il professor Ablin ha dichiarato che il test basato sul Psa si è rivelato inutile e costoso e può essere influenzato da un notevole numero di fattori quali l’uso di medicinali o anche semplici infezioni. Inoltre la soglia di Psa può variare notevolmente da persona a persona pur non volendo significare nulla di grave.
“Il test Psa è affidabile come una monetina lanciata in aria.” è la sua sconvolgente affermazione.
Come si curano i medici: un ortopedico che non farebbe fare radiografie.
Chris Walker è chirurgo ortopedico a Liverpool che dice di vedere troppo spesso colleghi che la minimo dolore lamentato dai pazienti prescrivono radiografie che poi evidenziano solo artriti.
I pazienti in questi casi finiscono solo con il sentirsi malati cronici e abusare di antidolorifici e antiinfiammatori con effetti collaterali sullo stomaco peggiori della loro artrite, smettono anche di fare attività fisica con ulteriori ripercussioni sulla loro salute.
Per questo farebbe fare radiografie solo in caso di dolori persistenti e forti, spesso inspiegabili. “L’artrite dovuta all’età può essere solo combattuta mantenendosi attivi, così da mantenere anche un corretto controllo del peso, determinante nei dolori articolari, è inutile fare altro.” dice Walker.
Come si curano i medici: c’è chi taglierebbe drasticamente l’uso di inalatori in caso di asma.
Mike Thomas è un luminare della ricerca specialista in malattie respiratorie e nella cura dell’asma all’Università di Southampton.
“Molte, troppe persone diventano dipendenti dai loro inalatori e perdono il controllo quando non ne hanno uno a portata di mano. Inoltre usarli quotidianamente può aumentare il rischio di attacchi e gli effetti collaterali ad alte dosi di steroidi includono assottigliamento osseo, facilità alle ecchimosi e rialzo di diabete e di pressione.” rivela il professor Thomas.
“Dunque – prosegue – più che affidare i miei pazienti agli inalatori, cerco di lavorare su esercizi respiratori e di controllo sull’ansia che possano essere efficaci. I pazienti trovano così le crisi di asma meno stressanti e sono meno tentati di usare subito l’inalatore. Se io avessi l’asma tenterei prima di dominarla per avere una migliore qualità di vita e ridurre il farmaco.”
Come si curano i medici: l’ostetrica che non partorirebbe a casa.
Moneli Golara è un’apprezzata ostetrica inglese che pensa che la prima gravidanza sia una specie di test e, generalmente, se lo passi i problemi che potresti incontrare nelle successive saranno statisticamente molto bassi
“Eppure ci sono alcune condizioni, come la pre-eclampsia, che si manifesta con una pressione sanguigna molto alta che possono accadere soprattutto durante la prima gravidanza e durante il travaglio e portano a situazioni di emergenza grave.
Sono eventi rari ma, per questa ragione, non vorrei mai avere il mio primo figlio a casa. Personalmente sceglierei di essere in un posto dove è possibile accedere ad un pronto soccorso medico se necessario.”
Fonte: Dailymail