Il tramonto è solo un’alba da un’altra prospettiva.
Mi sarebbe piaciuta pensarla io questa frase, che mi appartiene moralmente, ma che ha scritto un altro, che è poi l’autore del video che voglio condividere con voi oggi.
La moglie in coma, il marito fa una cosa bellissima.
Il blogger che ha girato questo video si chiama Saverio Tommasi, sà un po’ di iena, con quel suo accento fiorentino, e in effetti il taglio del video è proprio in quello stile.
Ma andiamo al video.
Saverio incontra due persone, Carlo e Francesca, che si dirigono verso un ospedale di Potenza Picena, nelle Marche.
Carlo racconta di essersi trasferito in questo posto per assistere la moglie in coma vegetativo da 3 anni, e che ogni tanto Francesca, la figlia, si unisce al papà.
Carlo invece dalla moglie ci va ogni giorno.
Parte alle 12.44 e torna la sera alle 17.10
Ecco, a me le lacrime son partite al minuto e 36 secondi, quando cioè Carlo dice che stare a casa, piuttosto che fare tutti i giorni quella strada per l’ospedale, sarebbe un sacrificio enorme.
“Almeno le faccio due carezze, un bacio…” ed ecco che arriva il treno.
I tre salgono sul treno, e Carlo continua, racconta di vedere la moglie, che ogni tanto sembra partecipare: quando lui le mette le sue musiche lei lo guarda negli occhi.
E poi ballano.
Si, Dea, la moglie in coma, nel letto, incosciente o poco più, e lui, Carlo, il marito che ogni giorno da 3 anni la va a trovare in ospedale.
Le prende le mani e mima un passo di danza.
E a Natale la festa: lì, in quella stanza di ospedale, insieme a Dea ci sono il marito, la figlia, il genero e le nipotine, l’altro figlio e la sua famiglia.
Sotto l’albero di Natale, sempre in quella stanza d’ospedale, i bimbi trovano i regali che ha fatto loro la nonna: una Barbie, un portacellulare…
Nel video poi si vedono ancora Carlo e Dea che ballano, e su quelle note comincia il racconto di un’altra storia struggente.
Io però non sono riuscita ad andare oltre, subito dopo aver visto la storia di Carlo, perché le lacrime hanno invaso i miei occhi a vedere lui e Dea ballare.
E ho pensato, io che ogni giorno leggo le storie dei santi per raccontarle a voi lettrici di Vita da Mamma, che i santi, quelli veri, sono tanti, hanno fatto i miracoli, hanno guarito, sanato, operato prodigi inspiegabili.
Ma un po’ santo, senza essere blasfema, forse anche Carlo lo è.
E se non è santo, è sicuramente un principe azzurro, uno che sembra uscito da un libro di favole, che fa ballare la sua principessa, come in un cartone animato con il lieto fine.
Sperando che il lieto fine ci sia anche nella sua vera vita.
Guardate il video, e guardate anche la storia dopo, di Lisina e della sua cognata, che a 85 anni si prende cura di lei, che ha l’Alzheimer.
Vi avviso, le lacrime tornano al minuto 7.47.