Le cronache estive parlano chiaro, sono tanti, anche troppi, i bambini che perdono la vita perché dimenticati o lasciati in auto sotto il sole.
Le vetture chiuse, che in altre circostanze potrebbero rappresentare un luogo sicuro e protetto, nei giorni più afosi diventano delle trappole mortali: lamiere roventi che rendono l’aria irrespirabile, un vero e proprio forno a grandezza d’uomo.
Chiusi nella macchina al sole: una realtà agghiacciante.
La tematica dei bambini dimenticati o lasciati in auto è molto sentita in Italia ma ancor più in America, soprattutto nei paesi dove ci sono persone che hanno ancora l’abitudine di lasciare i piccoli chiusi in auto mentre si allontanano per piccole e veloci commissioni, anche solo per andare a prendere un caffè al bar.
Un tempo breve che può diventare un’eternità per tutti quei bambini che restano chiusi nella macchina al sole.
Per una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza sull’argomento, tante le campagne sociali realizzate in diversi paesi – tra le più celebri ricordiamo la campagna del 2013 chiamata “One decision, to prevent, to help, to save” da noi raccontata nell’articolo “Bambini Lasciati in Auto, Video Choc” – campagne che mostrano una realtà scioccante, agghiacciante e preoccupante.
Chiusi nella macchina al sole: l’esperimento sociale.
A dare un ulteriore contributo sull’argomento la Kars4Kids, un ente di beneficenza che aiuta i bambini e le loro famiglie attraverso la raccolta di donazioni, che ha di recente realizzato un esperimento sociale per dimostrare agli adulti cosa accade quando si viene chiusi nella macchina al sole senza alcuna possibilità di uscita, proprio come i bambini dimenticati o lasciati in auto.
L’esperimento, denominato “Hot Kar Challenge”, consiste nell’offrire 100 dollari a chi riesce a restare chiuso in un’auto parcheggiata al sole, seduto al posto solitamente riservato per i bambini, per 10 minuti.
Il risultato, come potrete constatare voi stessi visualizzando il video posto in calce a questo articolo, è piuttosto scontato: nessuno tra gli adulti volontari chiusi in macchina è riuscito a superare i 10 minuti.
Ad esperimento concluso c’è chi afferma quanto sia stato terribile, chi ha definito l’esperienza claustrofobica e chi si è mostrato incredulo del fatto che fossero trascorsi “appena” 7 minuti.
Chiusi nella macchina al sole: informare per prevenire.
Tra i commenti lasciati sul profilo Youtube 877kars4kids, profilo sul quale è stato caricato il sopra citato video, vi sono diversi utenti che hanno gridato al fake convinti che i volontari reclutati per l’esperimento in realtà fossero attori.
Ad alimentare il dubbio dei suddetti utenti sarebbe stata la “pessima” interpretazione dei protagonisti dell’esperimento, colpevoli di aver avuto una reazione spopositata.
Una critica sicuramente lecita ma che di fatto ha distolto l’attenzione da ciò che era l’obiettivo principale dell’esperimento: informare e sensibilizzare le persone su una dimenticanza che può colpire tutti, anche il genitore più accorto.
“Ogni settimana, almeno un bambino muore per un colpo di calore dopo esser stato lasciato da solo in un’auto” è la frase introduttiva del video, una realtà che pesa come un macigno sui cuori dei tanti genitori che, per una loro dimenticanza, hanno perso ciò che avevano di più caro, i propri figli.
Unitamente al video che riprende i volontari chiusi nella macchina, la Kars4Kids ha promosso l’app “Kars4Kids Safety”, un’applicazione di sicurezza in grado di avvisare i conducenti della presenza di un bambino in auto.
Progetto similare, ma basto su una diversa tecnologia, è il dispositivo elettronico Remmy, una produzione tutta italiana che dal 2013 è impegnata nel brevetto e nel lancio del prodotto affinché sempre meno bambini vengano dimenticati in auto.
Perché la prevenzione parte proprio dalla consapevolezza che chiunque può aver un momento di blackout e dimenticare il proprio bambino in auto.
Ecco il video sull’esperimento sociale: