Esiste la vacanza familiare perfetta che accontenti i genitori e soddisfi i bisogni dei bambini piccoli in vacanza? Le famiglie con bambini piccoli spesso vedono il viaggio come un’avventura impossibile perché nel contesto familiare vivono esigenze diverse che esaminate ad una ad una sembrano distanti e confliggenti.
Il papà vuole rilassarsi e la sua vacanza ideale è “senza pensieri”; la mamma vuole lasciarsi coccolare e la sua vacanza ideale è “confortevole”; nessun adulto vuole rinunciare a un viaggio “emozionante” e perciò ricerca spazi di puro “divertimento”; se si conducono dei bambini piccoli in vacanza le esigenze aumentano: il viaggio non può essere faticoso, deve essere una vacanza con “ritmi fisici contenuti e sostenibili dai bambini”; con dei bambini piccoli in vacanza diviene indispensabile un servizio di animazione, possibilmente un baby club, aree gioco sicure; inoltre conta avere confort abitativi, un elevato standard igienico e massima sicurezza alimentare.
Come mettere d’accordo un’intera famiglia che porti con sé dei bambini piccoli in vacanza?
Le esigenze del papà e quelle della mamma possono ben essere armonizzate con i bisogni dei bimbi: una vacanza può essere riposo, divertimento, cultura e può persino essere a misura di bimbo, l’importante è scegliere con cognizione di causa dove portare i bambini piccoli in vacanza.
Per compiere una scelta adeguata che non scontenti nessuno mamma e papà devono fare una prima scrematura delle possibili mete vacanza da soli. Il consiglio è quello di partire dai desideri della famiglia. Mio marito ed io abbiamo compilato, ciascuno per suo conto un questionario, poi ci siamo confrontati.
Ed ecco le domande indispensabili a cui rispondere prima di scegliere il viaggio familiare?
Cosa non vuoi assolutamente fare? (Mio marito ed io abbiamo indicato un’azione quotidiana e di nostra spettanza che riteniamo faticosa e di cui in vacanza volevamo liberarci completamente: io, da mamma, ho scritto che non volevo fare faccende domestiche e cucinare; mio marito, da papà, ha scritto che non voleva guidare.)
A cosa non rinunci? (Io non rinuncerei mai alle mete culturali, per me vacanza è mostre, musei e passeggiate alla scoperta di saperi nuovi; mio marito non rinuncia alla buona cucina e a una sistemazione con ogni confort, al contempo non è una persona che ama stanziarsi in un unico posto, lui è un esploratore. Questa domanda deve tenere conto anche delle esigenze dei bambini piccoli in vacanza, i miei figli non rinunciano al divertimento che per loro si traduce in piscina, animazione, cinema e giochi nuovi.)
Cosa vuoi assolutamente fare? (Questa è la risposta che può determinare la scelta della vacanza familiare! Io volevo assolutamente tornare a Barcellona, dove mio marito decise che mi avrebbe chiesto di sposarlo, dove da fidanzati avevamo sentito il fascino dell’arte e respirato un’atmosfera impareggiabile. Mio marito voleva assolutamente vedere più posti diversi senza togliere serenità ai bimbi.)
Cosa serve assolutamente ai bambini affinché si divertano? (Qui la risposta di ogni genitore parte dalla sicurezza seguita poi dall’assistenza.)
Alla fine del nostro “questionario casalingo” mio marito ed io abbiamo capito che, non potendo disporre del teletrasporto né del genio della lampada, ci serviva un’idea fuori dai nostri soliti itinerari: la macchina doveva rimanere in garage; ci voleva una struttura attrezzata per ogni esigenza e con una cucina capace di offrire un menu baby vario, sano e garantito; ci voleva tanta animazione sicura e controllata e ci voleva dinamismo, ma non un comune dinamismo da gita fuori porta, bensì una varietà di mete capaci di raggiungere la Spagna.
Sulla scorta di tutte queste considerazioni mio marito è arrivato all’idea della Crociera e a me, come biglietto da visita della sua trovata da sogno, ha proposto un’immagine spettacolare dell’ammiraglia della flotta Costa: la Costa Diadema.
Una Crociera consente di lasciarsi guidare nella vacanza, senza auto, senza faccende domestiche, senza cucinare, lavare e stirare, senza pensieri per i bambini affidati ad un servizio di animazione garantito, puntuale e assolutamente sicuro. Per di più la nave viaggia attraverso una pluralità di mete che per quanto ci riguarda sono valse il ritorno a Barcellona.
Dieci anni fa non avrei mai immaginato di tornare a Barcellona portando i miei bambini piccoli in vacanza, oggi, invece, quando mi sono svegliata nel porto spagnolo, presentando ai miei figli il “vecchio” ricordo della vacanza col papà, ho compreso che i viaggi sono importanti perché segnano i ricordi e i destini, sono quei pezzi di vita felice che ci portiamo nel cuore e ci aiutano a sostenere le fatiche. Vale la pena, allora, fare qualche sacrificio pur di concedersi una vacanza da sogno!
La nostra Barcellona è stata alla scoperta di Gaudì e i miei bambini hanno appreso che l’arte non è solo chiusa nei musei ma è anche opera architettonica.
Nessuna architettura li aveva mai impressionati come l’estro della casa Battlò, l’interno della Pedrera, i colori di Park Guell e la corsa verso il cielo della Sagrada Famiglia.
E’ vero sono una mamma giramondo che sogna di trasmettere ai figli l’amore per l’arte ma, grazie all’intuizione di mio marito, questa vacanza in crociera, si è trasformata in un viaggio a misura di famiglia capace di soddisfare le esigenze di tutti, realizzando i nostri piccoli grandi sogni e armonizzandoli senza conflitti.