Topolino denunciato insieme ad altri cartoni animati, tutti tacciati di influire negativamente sull’apprendimento del bambino: le accuse, che sono di distorsione della realtà e negativa influenza sulla coscienza percettiva dei bambini, partono tutte da un equipe di ricercatori operativa presso il dipartimento di Psicologia Applicata e Sviluppo Umano dell’Università di Toronto.
Quando mio figlio era piccolo Topolino e la sua casa magica sono stati il nostro rifugio, avevamo una scatola piena di dvd e si può dire che eravamo diventati degli appassionati: le immagini chiare, l’incedere lento e mai caotico, la scansione schematica della storia, l’interazione con lo spettatore, la ripetizione pedissequa di certe parole sono tutti elementi favorevoli che stimolano i piccoli spettatori.
Crescendo mio figlio si è appassionato ai fumetti di Topolino e alle storie di Geronimo Stilton e ”seguendo le code” di questi due topi animati legge, anzi legge molto.
Topolino denunciato, con lui Geronimo Stilton, l’Orso Yoghi, Winnie the Pooh e tutti i personaggi fantastici capaci di umanizzare degli animali, quindi anche Peppa Pig.
E’ questa la conclusione ultima del un nuovo studio canadese, i cui risultati sono stati pubblicati in Frontiers in Psychology, gli animali umanizzati (ovvero capaci di comportamenti tipici dell’uomo, vestiti e strutturati come l’uomo stesso, cosiddetti animali antropomorfizzati) potrebbero, secondo i ricercatori di Toronto, danneggiare l’intelletto dei bambini:
gli animali umanizzati, protagonisti delle favole e dei cartoni animati, sarebbero capaci di confondere la mente del bambino ingenerando equivoci sul comportamento di due specie differenti, quella umana e quella animale.
Gli studiosi di Toronto si dicono certi della negativa influenza degli animali antropomorfi suI ragionamento di bambino e sulla sua percezione della realtà
Topolino denunciato, con lui sotto accusa molti animali parlanti o altrimenti umanizzati: impediscono al bambino di avere una “conoscenza concettuale degli animali.”
Gli studiosi canadesi suggeriscono ai genitori di fornire ai bambini immagini che raffigurano gli animali più realisticamente, solo in questo modo il bambino svilupperà un’idea chiara e veritiera del mondo animale, distinguendolo debitamente da quello umano. Secondo il team, rispetto ai processi di crescita ed educazione dei bambini, la ricaduta pratica della ricerca è importante: lo studio si propone di suggerire agli adulti la “corretta” letteratura per l’infanzia finalizzata ad insegnare ai figli la vita nel mondo reale. Lo scopo ultimo degli studiosi è, dunque, quello di condurre i bambini a consapevolezze oggettive e alla cognizione del mondo “in senso fisico o biologico”.
Topolino denunciato, è a rischio anche Esopo?
La domanda sorge spontanea! Senza voler entrare nel merito di una ricerca che vanta il crisma della scienza, è lecito sottolineare che gli animali antropomorfi sono un’antica espressione fantastica propria della letteratura anche classica: fin dall’antica Grecia erano umanizzati gli animali delle favole di Esopo, volpi, rane, asini, cani e uccelli.
E’ umanizzato il “Gatto con gli Stivali” e il “Lupo Cattivo di Cappuccetto Rosso”, ma offrono un’immagine non realistica del mondo animale anche i topolini di Cenerentola. Topolino denunciato? L’accoglimento di questa denuncia dovrebbe portare alla “condanna all’ergastolo per i topini di Cenerentola”, loro sono l’emblema della fantasia: interagiscono con una ragazza, le fanno compagnia, sono un po’ la sua famiglia, ciò pur non vestendo abiti umani, per non parlare, poi, dell’intervento magico della fata che, nella notte del ballo, trasforma esemplari del mondo animale e di quello vegetale pur di ottenere un mezzo di locomozione sfavillante “usato per raggiungere i il cuore del principe”.
Topolino denunciato: per parte mia, da mamma e sopratutto da mamma fantasiosa, ritengo che se la ricerca degli studiosi di Toronto riuscisse ad influenzare veramente le coscienze dei genitori, drammaticamente a farne le spese sarebbe la fantasia.
I bambini non hanno un senso compiuto della realtà, ma non è corretto imporgli una visione rigida delle cose, immediatamente oggettiva o oggettivabile. La libertà, il profumo delle aspirazioni e il respiro della fantasia sono attitudini che il bambino affina solo sognando, nessun medico può privare il figlio di queste speranze che, al contrario, vanno promosse e sostenute.