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Bambino Morto in Macchina, Dimenticato sul Sedile

di Federica Federico

13 Luglio 2015

“Bambino morto in macchina, dimenticato sul sedile posteriore dal genitore è deceduto per il caldo, intrappolato nel suo sediolino auto, solo e senza via di scampo.”

E’ questa la cronaca tipo della morte per ipertermia; il forte e insostenibile aumento della temperatura corporea è la causa di ogni decesso fisiologico di un bambino morto in macchina al caldo, solo e dimenticato.

Nell’abitacolo di una vettura chiusa e parcheggiata all’aperto, il caldo uccide facilmente e persino velocemente:

nel periodo primaverile estivo, la temperatura interna di un’auto (ferma e chiusa) può raggiungere anche i 50°. E questo livello estremo di calore può generarsi all’interno dell’abitacolo anche se all’esterno vi sia una temperatura media di soli 25°; la struttura metallica, i vetri trasparenti, lo spazio ridotto e i componenti interni all’abitacolo (che sono elementi plastici soggetti ad un rapido surriscaldamento), favoriscono l’innalzamento veloce della temperatura interna dell’auto.

Nei mesi caldi e sin dalla primavera, il calore all’interno di una macchina chiusa può aumentare di 10 o 15° ogni 15 minuti. L’elevata temperatura può trasformare la solitudine di un bambino dimenticato in auto in una vera tragedia: a seconda delle condizioni di parcheggio, della temperatura esterna e della temperatura all’interno dell’abitacolo al momento della dimenticanza fatale, il bambino lasciato da solo in macchina al caldo può morire per ipertermia in un tempo che varia da 20 minuti a 2 ore.

“Bambino morto in macchina, si poteva salvare?”

Bambino morto in macchina, dimenticato sul sedile posteriore

Ogni bambino morto per ipertermia poteva essere salvato dallo stesso genitore che l’ha dimenticato, si sarebbe potuto salvare se quel genitore avesse appoggiato la borsa da lavoro, le chiavi o il cellulare accanto al sediolino auto del figlio; si sarebbe potuto salvare se la macchina fosse stata dotata di un dispositivo capace di allertare il guidatore della presenza di una persona all’interno della vettura chiusa; si sarebbe potuto salvare se mamma e papà si fossero sentiti al telefono per confermare l’accompagnamento del bebè al nido.

Ma, laddove la macchina sia stata lasciata in un pubblico parcheggio, il bambino si sarebbe potuto salvare anche se qualcuno lo avesse sentito, trovato, visto e assistito.

Vita da Mamma oggi vi mostra un esperimento sociale realizzato in America, precisamente in South Carolina, grazie alla sinergia di un ospedale e di una redazione giornalistica locale locale; questo esperimento vuole dimostrare che un bambino lasciato da solo in auto al caldo, nel periodo che precede l’esplosione dei sintomi dell’ipertermia, è in grado di chiedere, a suo modo, aiuto: piange, urla e cerca di farsi sentire.

bambino morto in macchina solo

“Bambino morto in macchina, è possibile che nessuno l’abbia sentito?”

Nel video che segue, sul sedile posteriore di un’auto è stata legata una bambola che in maniera molto realistica impersona un bebè; in una calda giornata estiva e l’auto è stata lasciata in un parcheggio frequentato; e non appena l’esperimento ha avuto inizio, è partita una registrazione: dall’interno della vettura arrivava il pianto disperato di un bambino.

L’esperimento è stato realizzato, con le stesse modalità, in due diversi parcheggi molto frequentati. Quello che stupisce è che la maggior parte dei passanti sembrano indifferenti al pianto del bambino, qualcuno si accorge del suono straziante ma non si preoccupa di capire da dove provenga e solo in pochissimi si fanno carico di cercare il piccolo e chiamare i soccorsi.

Ogni bambino morto in macchina ha combattuto per salvare la propria vita e lo ha fatto pingendo e disperandosi per il tempo che ha potuto, cioè secondo le proprie forze.

Soccorrere un bambino lasciato da solo in auto implica la “violazione” di due regole fondanti del costume sociale comune: non toccare la macchina di uno sconosciuto, e non interferire con l’educazione che i genitori danno al loro bambino. Tuttavia questo video deve farci riflettere sulle priorità dell’esistenza e sulle priorità sociali: la salvaguardia della vita di un bambino è sempre prevalente.

bambino morto in macchina da solo

Bambino morto in macchina – cosa fare se in un parcheggio sentiamo il pianto di un bambino?

Anche se il pianto è flebile cerchiamo la macchina da dove proviene; se il bambino è solo, facciamoci subito notare da chi ci passa accanto: “C’è un bambino sul sedile posteriore di questa vettura. Ci sono i genitori qui?

Se nessuno risponde, è consigliabile chiamare un numero di emergenza e seguire le istruzioni dell’operatore. In presenza di un bambino da solo nell’abitacolo di una macchina parcheggiata e chiusa, laddove i genitori non siano accanto alla macchina o in prossimità di essa, è corretto allertare i Carabinieri o la Polizia.

Se vi trovate nel parcheggio di un centro commerciale fotografate la targa e rivolgetevi prontamente agli addetti alla sicurezza.

Dinnanzi ad un bambino dimenticato in auto il primo obiettivo è liberarlo.

Ecco il video esperimento condotto per dimostrare che l’attenzione verso il pianto di un bambino non può mai essere bassa:



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