La Febbre di per sé non è una malattia grave e fa più paura a noi mamme che non ai nostri cuccioli!
Questo malessere è comune e frequente nei piccoli : un bimbo sano in una età compresa tra i due ed i sei anni di vita potrà nell’arco di un anno affrontare la febbre più volte e ciò non indica alcuna malattia, né costituisce un pericolo per la sua salute.
Da cosa dipende la febbre? Un bambino è febbricitante quando il suo sistema immunitario sta combattendo contro un nuovo microbo – quasi sempre un virus.
In altre parole la febbre ci indica che il piccolo è entrato in contatto con un batterio sconosciuto: un “nuovo intruso“. Non conoscendolo l’organismo del bimbo mancava degli anticorpi sufficienti per debellarlo. Ma niente paura con la febbre il pupo accrescerà anche il suo corredo di anticorpi.
I microbi non vivono nell’aria, ma nell’organismo di altre persone.
Quanti più sono i microbi con cui si entra in contatto, tante più sono le possibilità di avere la febbre.
Quindi, normalmente, gli episodi febbrili diventano più frequento quando aumentano i contatti d’un bambino con ambienti esterni alle mura domestiche: ecco perchè il bimbo che va a scuola può avere la febbre molto spesso.
Prendere la temperatura ad un bambino sembra facile ma, tutto sommato, non è una cosa così scontata e banale.
Intanto è bene sapere che il risultato della misurazione dipende da tre fattori: il dove, il come ed il quando della misurazione.
– Dove si misura la febbre? La misurazione può avvenire in diversi punti del corpo: sotto l’ascella, nell’inguine, nel culetto, in bocca, sulla fronte o nell’orecchio.
Ciascuno sceglierà il modo che ritiene più adatto al proprio bambino, badando ad irritarlo il meno possibile. Ma c’è una cosa importante da considerare: la febbre più la misuriamo internamente e più risulterà alta, infatti, il nostro corpo è caldo all’interno e tende a raffreddarsi a mano a mano che viene a contatto con l’atmosfera.
Praticamente se misurassimo la temperatura del piccolo prima in bocca, nel culetto o nell’orecchio e poi sotto l’ascella o nell’inguine il risultato delle misurazioni più interne (bocca, sederino ed orecchio) sarebbe leggermente più alto di quello riscontrato all’esterno (inguine ed ascelle). È per questo che alcuni pediatri possono consigliare di sottrarre uno 0,5 dai valori ottenuti con misurazioni in bocca, nell’orecchio e nel culetto.
– Come si misura la febbre?
In commercio troviamo una vasta varietà di termometri. Possiamo suddividerli in due categorie:
* termometri a misurazione lenta – quelli digitali a bulbo,
* termometri a misurazione veloce – per esempio, quelli da orecchio.
Quale è la differenza? I primi ci rivelano la temperatura media ottenuta lentamente nel corso della misurazione, i secondi, invece, registrano precisamente la temperatura del corpo nell’istante in cui la prendiamo.
Senza considerare la praticità, una misurazione lenta è in linea di principio più attendibile.
– Quando si misura la febbre?
È inutile misurare di continuo la temperatura del piccolo. Intanto è giusto non infastidirlo, tra l’altro chi ha l’abitudine di prendere la temperatura nel culetto deve contenere il numero delle misurazioni anche per evitare di provocare fastidiose irritazioni al bimbo.
Un dato ulteriore rispetto alla temperatura, ma estremamente importante e da valutare attentamente è lo stato complessivo del bambino. In questo senso se il bimbo ha una febbre alta, ma è attivo, gioca ed interagisce normalmente, allora state pure tranquille, si riprenderà molto presto!
Tenete sempre conto del fatto che la febbre di sera e di notte è più alta, diversamente tende ad abbassarsi nelle prime ore del giorno.
Le “febbrette” 37,2 , o giù di lì, non vanno considerate febbre in senso stretto, il bambino può accaldarsi per molte ragioni.
Quali farmaci si usano contro la febbre? Ai bambini va somministrato Paracetamolo o Ibuprofene, sono antipiretici innocui e semplici da somministrare.
Le dosi variano sulla base del peso e la somministrazione può essere ripetuta più volte nell’arco della giornata. Tuttavia vanno fatte delle precisazioni:
sono farmaci così detti “sintomatici”, in pratica vengono usati per reagire ad un sintomo, che nello specifico è la febbre. Non sono farmaci orari come gli antibiotici.
Se non c’è il sintomo, la febbre, la somministrazione dell’antipiretico è inutile.
Sebbene sia possibile darne al bimbo più dosi al giorno è buona norma non superare i 100mg per kg di Paracetamolo in un giorno ed i 35mg per kg di Ibuprofene nell’arco di 24ore.
Questo articolo ha carattere divulgativo e non sostituisce il parere del medico, che deve sempre essere chiesto ove necessario.
Le informazioni di carattere medico qui contenute sono tratte dalla rivista: “Un pediatra per amico” bimestrale Edifarm