Si sta diffondendo la convinzione che saltare i pasti allo scopo di perdere peso faccia, in realtà, ingrassare.
Non è proprio una cosa infondata come sembra, infatti ci sono delle buone ragioni a comprovare che non sia possibile dimagrire saltando pasti, anzi, non solo non è salutare ma addirittura sembra che questa pratica faccia ingrassare.
Chi pensa di dimagrire saltando pasti in realtà non fa altro che togliere, nell’immediato, energia al proprio organismo che, vedendosi in riserva, va ai ripari rallentando ogni funzione vitale per compensare il poco apporto giornaliero di zuccheri.
Tra questi risparmi energetici è compreso anche il rallentamento del metabolismo. Esso più è lento e più assimila in quanto, più rallenta e più il poco cibo mangiato staziona nel corpo, permettendo all’intestino di assimilare ogni minima sostanza anche imprigionata tra la fibra di frutta, verdura, cereali, eccetera…
Tutti i grassi contenuti nel cibo, stazionando per più tempo nello stomaco e nell’intestino, permettono ai succhi gastrici una completa scissione e digestione nonché assimilazione.
In pratica più il cibo giace nel corpo e più se ne assimilano le sostanze, tra cui i grassi e gli zuccheri, rendendo quindi impossibile dimagrire saltando pasti.
La nutrizione, nel nostro corpo, ha due funzioni: la precedenza va al rifornimento per scopo energetico mentre la seconda funzione è quella di ristrutturazione, sostituendo con nuove cellule quelle vecchie.
Se da un punto di vista del vivere di tutti i giorni necessitiamo di energia, dal punto di vista strutturale abbiamo bisogno di avere un corpo sano. Questa seconda funzione non è prioritaria ma avviene più lentamente e costantemente. L’energia deve avere dei picchi che calano durante la fase di non attività e durante il sonno ma deve essere immediata ad ogni richiesta.
Quando si fa l’errore di cercare di dimagrire saltando pasti succede che l’organismo che si trova a corto di zuccheri immediati li vada a cercare nel grasso in deposito.
Teoricamente potrebbe sembrare che il rapporto logico sia: più non mangio più consumo grasso in deposito.
Non funziona esattamente in questa maniera perché, per andare a reperire il grasso e trasformarlo in zuccheri da bruciare come energia, l’organismo si serve degli zuccheri disponibili nei muscoli, impoverendoli e lasciando così un senso di stanchezza e spossatezza.
Quindi cercare di dimagrire saltando pasti apporta come primo sintomo l’astenia.
Sappiamo che la massa muscolare o massa magra, pesa molto di più della massa grassa ma quest’ultima è più voluminosa per cui, pretendere di dimagrire saltando pasti porta a un certo calo di peso ma difficilmente questo denota un dimagrimento perché quello che stabilisce il volume, ossia la taglia, è appunto proprio il grasso.
La cosa paradossale succede quando per impoverimento della massa magra e per mancanza di alimentazione subentrano i sintomi della malnutrizione e per giunta senza essere dimagriti che in modo impercettibile.
Ogni organismo vivente, compreso il corpo umano, è stato programmato da madre natura per la sopravvivenza e, quando si trova in condizioni estreme, come il dover digiunare, per un certo periodo di tempo si allerta risparmiando le scorte di grasso per poi cederle solo alla fine. Pensiamo agli animali che vanno in letargo e che, dunque, per periodi lunghissimi, non mangeranno. Il sonno e l’immobilità sono stati programmati per far loro risparmiare la consistenza muscolare mentre le scorte di grasso sopperiranno ai bisogni vitali.
La persona che si accinge a dimagrire saltando pasti, continua a condurre le sue normali attività di sempre come muoversi, lavorare e pensare, non è quindi in una fase di sonno letargico, non risparmia le scorte muscolari che, invece, sollecitate, sopperiscono anche al fabbisogno energetico, lasciando quasi inalterate le riserve di grasso: la natura le fa risparmiare per le evenienze estreme.
Ma è poi vero che in queste condizioni di chi vuole dimagrire saltando pasti si riesca davvero a lavorare per qualche tempo?
Assolutamente impossibile perché sintomi fisici come astenia, deconcentrazione, debolezza, capogiri e quant’altro subentrano a causa di repentini cali di glicemia. Paradosso nel paradosso, in questi casi è bene bere subito un bicchiere di acqua con qualche cucchiaino di zucchero che dà istantaneamente un picco alla glicemia e una piccola sferzata di energia ma rinforzerà il lucchetto della porta del grasso in deposito.
Inoltre, credere di dimagrire saltando pasti aumenta notevolmente il nervosismo e lo stress. Quando si saltano i pasti, le ghiandole surrenali avvertono questa carenza e vanno in allarme coi propri mezzi e cioè producendo cortisolo, il famoso ormone dello stress, che rende estremamente irritabili.
Ma non è tutto: pensare di dimagrire saltando pasti, aumenta, in modo meccanico il senso di fame in quanto il calo di zuccheri stimola il desiderio di questi e per conseguenza di carboidrati e cibo spazzatura, in modo irrefrenabile.
I mercati conoscono molto bene questi meccanismi e mettono a disposizione dei cibi in apparenza leggeri, proposti come spezza fame ma che in realtà sono ricchi di carboidrati e zuccheri nonché di sale che fa ristagnare acqua nel corpo gonfiandolo.