Neonato morto dopo vaccino, casualità oppure razione avversa? Valentin aveva 5 mesi, è morto ieri a seguito di una grave insufficienza respiratoria insorta come complicanza di una febbre alta, 39°. Il padre racconta: “Aveva fatto da pochi giorni il vaccino”.
Le parole del papà, riportate dalla fonte web “Il Tirreno Edizione Versilia”, possono indurre nel lettore comune paura evocando lo spettro dei danni da vaccino.
Attenzione: è bene precisare che la correlazione tra la morte di Valentin e la dose vaccinale non è stata stabilita e forse non è nemmeno stata paventata l’ipotesi di un legame tra il vaccino ed il decesso. Oltretutto i fatti dimostrano che, nel tempo intercorso tra la dose vaccinale e la tragedia, il bambino è stato monitorato e visitato.
Il neonato è morto per cause tutte ancora da accertare, sul corpicino del bambino verrà eseguita l’autopsia che farà veramente chiarezza sulle cause del decesso.
Neonato morto dopo vaccino o tragica coincidenza temporale? I dubbi e la cronologia degli avvenimenti:
Stiava è una frazione di 5.000 abitanti del comune di Massarosa, in provincia di Lucca .
Valentin era raffreddato e nei suoi ultimi giorni di vita era stato vittima di stati febbrili con temperatura elevata, sino a 39°.
La fonte web che riporta la dichiarazione del papà relativa al vaccino non precisa quando il neonato abbia subito l’iniezione vaccinale né quanti giorni siano trascorsi tra il vaccino e i sintomi del malessere.
La stessa fonte riporta dettagliatamente le cure prestate al neonato nei giorni immediatamente precedenti al tragico evento:
martedì Valentin viene condotto da pediatra di famiglia per una visita medica, allora, stando a quanto riportato dalla fonte, il piccolo accusava un comune ma fastidioso raffreddore. La visita dal pediatra si conclude con una diagnosi rassicurante che non evidenzia problematiche importanti, tant’è che il dottore avrebbe proceduto anche a alla compilazione del cosiddetto bilancio periodico della salute del bambino, annotando i progressi del peso, dell’altezza e così via.
I genitori, scrupolosi e preoccupati come ogni genitore può essere quando un bimbo non sta bene, avrebbero domandato anche un consulto al medico proprietario dell’abitazione dove vivono.
Ma, nel corso di queste due diverse visite, al bambino non è stata diagnosticata alcuna complicazione o patologia di rilievo.
Nella notte tra mercoledì e giovedì le condizioni di salute del bambino si sono fatte improvvisamente più preoccupanti: la mamma aveva notato che il piccolo respirava male ed a fatica.
I genitori, intorno alle 7:00 del mattino di giovedì, hanno chiamato il 118; il tempestivo arrivo dei soccorsi non è valso a salvare la vita di Valentin il piccolo è deceduto prima di arrivare al pronto soccorso dell’ospedale Versilia.
Sebbene la dichiarazione del padre, riportata dalla fonte web, pesi sull’animo di qualunque genitore, va chiarito subito che qualsiasi medicina può avere reazioni avverse ma è raro, se non improbabile, che si arrivi a una reazione così tragica e fatale, per di più va considerato il tempo trascorso dalla somministrazione del farmaco (tempo che qui non è precisato).
Neonato morto dopo vaccino o per ragioni del tutto diverse?
A quanto emerge dalle fonti web rispetto alla tragedia della morte del neonato, il vaccino non è stato chiamato in causa dalle autorità sanitarie.
Certamente la frase detta dal padre fa parte di una cronistoria, riportarla, però, può instillare in tanti altri genitori solo paure non proficue.
I medici hanno temuto, invece, che il piccolo potesse essere stato vittima di un virus fulminante, si è pensato anche alla meningite. Per scongiurare questa possibilità sono state effettuate prontamente mirate analisi del sangue del bambino, i campioni ematici prelevati sono stati inviati all’ospedale Meyer di Firenze. Gli esiti di queste analisi sono già stati resi noti e escludono l’ipotesi di infezioni fulminanti.
E’ tautologico dire che non si può nemmeno parlare di “morte in culla”, la mamma che ha notato il respiro affannoso e che ha monitorato la temperatura, arrivata sino a 39°, assisteva un bimbo vigile e sveglio.
Va detto che il piccolo Valentin era un bambino apparentemente sano, cresceva bene e non dimostrava alcun sintomo preoccupante. Sarà il referto autoptico a chiarire le dinamiche della morte.
La famiglia del bambino proviene dall’estero ma vive in Italia da 10 anni, la comunità turbata dall’accaduto si è messa a disposizione dei familiari. La fonte web Il Tirreno – Edizione Versilia, fa sapere che l’impresa funebre Ferrante aiuterà la famiglia per l’ultimo saluto al bambino: coloro che intendono unirsi a questa collaborazione possono rivolgersi alla Misericordia di Stiava.