Si chiama Matheryn Naovaratpong, ma tutti la chiamano Einz, ed è la paziente 134: si tratta di una Bambina di 2 anni ibernata.
Bambina di 2 anni ibernata. La sua storia.
La notizia è stata riportata sul blog della Alcor Life Extension Foundation,un ente no-profit nato per la crioconservazione di animali, e a quanto si evince, uomini.
Matheryn Naovaratpong, membro della Alcor, è stata dichiarata legalmente morta l’8 gennaio 2015 a Bangkok, Thailandia.
Nello stesso momento è divenuta la paziente numero 134 della fondazione, la più giovane paziente ibernata al mondo.
A Einz venne diagnosticata una rara forma di tumore al cervello (ependimoblastoma) .
I suoi genitori, entrambi ingegneri, tentarono un trattamento chemioterapico molto aggressivo, una radioterapia molto forte, e altrettanti interventi di neurochirurgia, ma purtroppo senza successo.
Quando divenne chiaro che Einz non sarebbe sopravvissuta che per qualche mese, I genitori decisero di tentare la strada della crioconservazione, ovvero l’ibernazione.
Einz divenne la prima bambina di 2 anni ibernata al mondo.
All’inizio la famiglia si sarebbe dovuta spostare negli Stati uniti per le ultime cura, ma le condizioni della piccolo precipitarono, dovettero attaccarle un ventilatore per farla respirare, e questo costrinse tutti a modificare I piani: Einz non poteva reggere un viaggio così lungo, dalla Thailandia alla California.
La bimba rimase nella sua casa, e l’8 gennaio di quest’anno venne dichiarata deceduta.
Da quel momento l’organizzazione attuò tutte le procedure per consentire che la piccola venisse ibernata.
Bambina di 2 anni ibernata. La crioconservazione
La crioconservazione, o meglio la crionica (dal greco kryos, freddo), è un procedimento con il quale corpi di animali e uomini vengono preservati a basse temperature, che ne consentono la “non morte”, con la speranza che le future tecnologie possano ripristinare le funzioni vitali, e dunque, in casi di persone crioconservate, curarne anche le patologie oggi mortali.
C’è da molti anni un dibattito che vede contrapposti scienziati scettici sulla validità della crionica, mentre altri molto fiduciosi.
Il paziente viene costantemente ventilato, vengono somministrati anticoagulanti e medicinali e preservati ad una temperatura di -130°, in modo da vitrificare il corpo, senza che esso venga congelato.
I pazienti vengono poi immersi in azoto liquido a -196° e preservati fino a data da destinarsi.
In America sono sorte organizzazioni che, dopo l’accertamento della morte, consentono la crioconservazione di esseri umani, e appunto Einz è la 134esima paziente.
Bambina di 2 anni ibernata. La speranza dei genitori.
Il gesto dei genitori di Einz è una scommessa che nel futuro la loro piccola possa “rinascere” e che le scoperte prossime possano darle una speranza di cura.
Fonti: