Come apparecchiare la tavola di Pasqua in modo elegante
Solo due volte all’anno il bon ton consente qualche eccesso in tema di decorazioni a tavola: a Natale e a Pasqua.
Rallegriamo la tavola di Pasqua con fiori primaverili o con fiori di pesco, ma non dimentichiamo alcune regole fondamentali.
Innanzitutto scegliamo una bella tovaglia. Che sia in tinta sia con i colori tipici della Pasqua (il giallo e l’arancio, ma vanno bene tutte le tinte primaverili) sia con i piatti che intendete utilizzare. Le più belle sono in fiandra, le più preziose in pizzo, le più classiche sono bianche, da ravvivare per l’occasione con grandi fiocchi di colore pastello o con un fiore fresco da mettere accanto ad ogni piatto.
Il tovagliolo, coordinato alla tovaglia, deve essere di stoffa. Quelli di carta, molto di moda nelle tavole moderne, poco si addicono ad una tavola elegante. Piegatelo pure a rettangolo, legandolo con fiocchi vivacemente colorati: diventeranno elementi decorativi per una tavola speciale.
I sottopiatti non sono obbligatori, ma eleganti. Possono essere d’argento, ma anche in silver, in ottone, in ceramica colorata.
Le posate più eleganti sono sempre quelle in argento, sia antico sia nuovo. Ricordate che le forchette stanno a sinistra del piatto, mentre i cucchiai ed i coltelli a destra (il coltello, con la lama rivolta verso l’interno, sta più vicino al piatto). Sopra il piatto si dispongono le posate da frutta e da dessert.
I bicchieri si mettono in alto leggermente a destra, due e più a seconda della qualità del vino. Il bicchiere più grande si userà per l’acqua ed è il primo a sinistra; gli altri, usati per i vini, si mettono a scala.
Il centrotavola è un indispensabile decoro per una tavola pasquale. Che sia fatto di fiori freschi (la primavera ce ne regala di bellissimi) o di composizioni a forma di nido o di ghirlande fiorite o, ancora, di trecce o ciambelle di pane da decorare con uova sode e ornare con nastri. L’unica raccomandazione è che sia sempre basso, in modo da non ostacolare né la conversazione tra i commensali né il servizio. E’ possibile realizzare una bella ghirlanda di Pasqua con rami di nocciolo contorto, da riunire in fascio girandoli attorno ad un recipiente cilindrico (può andar bene un secchio basso o una pentola); poi li si fissa con un filo di ferro, che va nascosto con dei ciuffetti di muschio.
Il pane. Si pone in alto a sinistra del piatto, poggiato – se possibile – su un piattino d’argento. In mancanza di questo, si può optare per un non ingombrante cestino con fette di pane e crackers.
I segnaposti. Utilissimi se la tavola è grande ed i commensali sono tanti. Si eviterà così la confusione del “dove mi siedo?”. Potete realizzare voi stessi dei simpatici segnaposti pasquali: un uovo sodo, decorato e personalizzato con il nome dell’ospite, da appoggiare su un portauovo; una margherita di cartoncino bianco e giallo da appoggiare su ovetti di zucchero o cioccolato; un coniglietto segnaposto che fa anche da ferma tovagliolo