Moltissimi genitori vengono assaliti da mille dubbi sulle vaccinazioni da praticare ai bambini e analizzare l’argomento vaccini pro e contro diventa prioritario nella scelta.
La decisione è spesso non facile perché influenzata da molte informazioni controverse.
Cerchiamo qui di illustrare l’argomento vaccini pro e contro, sfatando anche alcuni miti che si sono venuti a creare nel corso degli anni.
Vaccini pro e contro: 11 fatti incontestabili
1 – Negli ultimi 60 anni i vaccini hanno aiutato a sradicare il vaiolo e in alcuni casi si è vicini a sconfiggere per sempre altre malattie come la polio.
2 – I vaccini prevengono più di 2 milioni e mezzo di morti ogni anno.
3 – Studi scientifici e riviste mediche continuano a dimostrare che non c’è nessuna relazione tra i vaccini e l’autismo.
4 – Altri vaccini potrebbero scongiurare 4 milioni di ulteriori morti entro il 2015.
5 – I vaccini aiutano a creare la cosiddetta “immunità di gregge”, ovvero: se la maggioranza delle persone in una comunità sono stati vaccinate contro una malattia, un soggetto non vaccinato, che magari non potrebbe vaccinarsi per malattie incompatibili o intolleranze di ogni tipo, ha meno probabilità di ammalarsi, perché gli altri hanno meno probabilità di ammalarsi e diffondere la malattia.
6 – I vaccini hanno aiutato a ridurre le morti dovuti a complicanze del morbillo del 78% tra il 2000 e il 2008. Nell’Africa sub sahariana le morti sono scese del 92% nello stesso periodo per questa causa.
7 – Ci sono vaccini disponibili che sono in grado di fermare il rotavirus e la polmonite, due condizioni che uccidono quasi 3 milioni di bambini sotto i 5 anni, ogni anno.
8 – Il centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) ha decretato una riduzione del 99% nell’incidenza delle meningiti batteriche causate dell’Haemophilus influenzae dall’introduzione del vaccino nel 1988.
9 – I ricercatori stimano che un vaccino contro la malaria potrebbe essere pronto per i bambini in tempi brevi.
10 – Non tutti i vaccini sono somministrati per via parentale, alcuni possono essere praticati per via orale.
11 – La maggior parte delle malattie evitabili con i vaccini non sono più diffuse negli Stati Uniti, se i vaccini non fossero stati praticati da pochi casi si sarebbero moltiplicati in modo esponenziale.
Vaccini pro e contro: 11 miti da sfatare
Di seguito trovate 10 miti che sono stati sfatati per poter formare un’opinione più obiettiva sulla spinosa problematica vaccini pro e contro:
1 – Fare così tanti vaccini può sovraccaricare il sistema immunitario di un bambino.
Sicuramente il calendario vaccinale può sembrare pesante. Si arriva a praticare fino a 23 vaccini in due anni di vita e fino a sei in una sola seduta. Non deve sorprendere che molti genitori siano preoccupati di questo tanto da rifiutare i vaccini. Dovrebbe però essere l’ultima delle loro preoccupazioni in ambito vaccini pro e contro.
“I bambini hanno un’enorme capacità di rispondere in maniera sicura alle sfide del sistema immunitario, fatte scattare dai vaccini.” dice il Dott. Offit, capo del dipartimento di malattie infettive e direttore del Centro di Educazione vaccinale presso l’Ospedale dei Bambini di Philadelphia.
“Un bambino è già normalmente bombardato da innumerevoli sfide immunologiche, dalla polvere ai batteri presenti nel cibo, nell’aria che respira, paragonati a ciò che normalmente si trovano ad affrontare quotidianamente, i vaccini sono letteralmente una goccia nell’oceano.”
2 – Visto che molti bambini vengono vaccinati, non è necessario che vaccini anche il mio.
Saltare la vaccinazione mette il vostro bambino in una condizione di rischio potenziale per la sua vita da considerare attentamente pensando ai vaccini pro e contro.
“La capacità di immunizzazione per prevenire la diffusione dell’infezione, dipende dal numero di bambini immunizzati – dice Thomas Saari, professore di pediatria all’Università di medicina del Wisconsin.
Vaccini pro e contro: facciamo chiarezza:
3 – Adesso che le malattie più pericolose sono state debellate non occorre più vaccinarsi.
Non è da ritenersi scontato. In alcune comunità dove c’è un basso tasso di vaccinazioni per veri motivi personali, religiosi o altri, ci sono dei focolai di morbillo e pertosse: nel 2003, 13 bambini sono morti a causa di quest’ultima malattia.
I bambini non vaccinati possono anche diffondere l’infezione a membri della famiglia più vulnerabili che non potranno difendersi in modo efficace, come neonati o anziani. La diffusione delle malattie in epoca moderna è anche più rapida e difficile da contrastare di un tempo, a causa degli spostamenti rapidi e facili.
4 – I vaccini causano l’autismo o altri disturbi.
Si è diffusa una preoccupazione immotivata che collegherebbe i vaccini per morbillo, rosolia e parotite con l’autismo ma è stata ampiamente screditata. La falsa informazione nell’ambito della discussione vaccini pro e contro si è diffusa perché l’autismo tende ad emergere e ad essere individuato proprio nella fascia di età legata alla somministrazione del vaccino ma questo non prova che vi sia un legame, anzi non vi è nessuna evidenza scientifica rispetto a questo.
Il dott. Offit dice:
“Ci sono ben 14 studi diversi che mostrano che il rischio di essere soggetti ad autismo non sia correlato ai vaccini e la probabilità di soffrirne no cambia se si è vaccinati o meno.”
La stessa cosa può essere detta per la SIDS:
“Numerosi vaccini sono somministrati a neonati nel primo anno di vita, periodo di grandi cambiamenti e sviluppo, se succede qualcosa in questo periodo è facile pensare che sia colpa dei vaccini ma non vi è nessuna prova scientifica a riguardo.”
Il dibattito vaccini pro e contro continua:
5 – Il mio bambino potrebbe contrarre comunque la malattia per cui viene vaccinato.
“I vaccini, come quelli per la meningite e il trivalente difterite-tetano-pertosse contengono virus inattivati non agenti vitali che possono replicarsi” dichiara il dottor Edwards, portavoce della rete nazionale americana per i vaccini.
Il vaccino della polio, una volta, conteneva parte del virus e una piccolissima percentuale poteva ammalarsi, una persona su 2,4 milioni per l’esattezza, dal 1994 però è stato sostituito da uno con virus inattivato, dunque anche questa per quanto minima percentuale è stata azzerata.
Altri vaccini possono contenere una parte del virus in forma più debole come quello per parotite, morbillo, rosolia e varicella. “In questo caso questi vaccini hanno il potenziale di far prendere la malattia in forma decisamente attenuata, con un po’ di febbre e un leggero rash cutaneo.” Spiega il dott. Edwards:
“Si tratta però tratta di forme ben meno gravi di quelle che avrebbero dovuto subire se le malattie fossero state contratte in modo naturale e comunque rappresentano una modesta percentuale.”
Vaccini pro e contro da sapere:
6 – I vaccini contengono pericolosi conservanti.
Un recente dibattito riguarda l’uso del thimerosal, un composto che previene i vaccini dalla contaminazione di batteri e contiene una forma di mercurio chiamato etilmercurio che comunque ha una soglia di smaltimento tale e veloce da non creare danni.
Le preoccupazioni a riguardo hanno fatto però sì che questo conservante sia stato eliminato nel 1999 e ora sia presente solo in alcuni vaccini antiinfluenzali. Potete però chiedere al vostro dottore di somministrarvi il vaccino senza questo composto.
7 – Non si dovrebbe somministrare un vaccine se si ha il raffreddore.
E’ ragionevole pensare che un bambino malato possa avere reazione avverse maggiori ad un vaccino e che il suo sistema immunitario possa essere già sovraccarico ed impegnato sul versante raffreddore. Il dottore dovrebbe valutare la situazione e, in un individuo normalmente sano, una leggera indisposizione potrebbe non rappresentare un motivo sufficiente per il rinvio.
Febbre alta, un’infezione più grave potrebbero essere invece motivo di rinvio a titolo di cautela estrema ma senza nessun eccessivo allarmismo.
Vaccini pro e contro
8 – Ho fatto la varicella quando ero piccolo e alla fine non è stata un gran che…
Come molte malattie infantili, la varicella non è niente di pericoloso per la maggior parte dei bambini ma ci sono sempre dei casi in cui può complicarsi in modo serio e mortale. Prima del vaccino, molti bambini finivano in ospedale con complicanze serie, incluse la polmonite e altre gravi infezioni alla pelle. Inoltre soprattutto adesso, il vaccino è importante perché i bambini che non hanno contratto la malattia da piccoli, se la contraggono da adulti possono correre rischi più gravi.
9 – I vaccini proteggono al 100%.
Non esattamente. I migliori vaccini sono quelli fatti con virus indeboliti ma vivi. L’efficacia dei vaccini inattivati è tra il 75 e l’80%. Ciò significa che c’è una possibilità di prendere comunque la malattia. Se la vaccinazione è diffusa, la percentuale si abbassa drasticamente, è per questo che la vaccinazione di un’intera popolazione è importante.
“Non vaccinare un bambino è come non fermarsi ad uno stop, il rischio c’è sempre. Se tre persone sono vaccinate e un’altra no, il rischio non è basso ma se due persone su 4 non si vaccinano il rischio raddoppia su tutte.” spiega il dott. Edwards.
10 – E’ meglio aspettare quando il bambino è più grande.
Il calendario vaccinale è studiato per proteggere i pazienti più vulnerabili, se si aspetta a vaccinare potrebbe essere meno utile e si corrono rischi inutili.
“Far morire un bambino di pertosse oggigiorno si può considerare un crimine!” sostiene il dott. Saari.
Concludendo, vaccini pro e contro:
Un genitore dovrebbe dunque seguire il calendario vaccinale per ridurre i rischi al minimo e, nel dibattito vaccini pro e contro, dovrebbe considerare tutto ciò che è stato riportato. Sosteniamo la libertà di ognuno e non vogliamo limitarla ma ricordiamo sempre che i presupposti da cui partire per analizzare i vaccini pro e contro, dovrebbero essere scientifici, chiari ed incontrovertibili.
Fonte: Dosomething, Parenting