Quando è nata Jessica già presentava un grosso neo sulla testa, “una voglia” avrebbe potuto dire banalmente l’osservatore comune. I medici qualificarono subito come sospetto e potenzialmente pericoloso quell’esteso neo sul capo della bambina.
I dottori avevano ragione perché la pelle scura e spessa nascondeva una formazione tumorale.
L’aspetto della bambina non restava compromesso dal neo in sé perché la pelle era “macchiata” nell’area del capo coperta dai capelli; il problema divenne importante ed angoscioso negli anni quando i medici, dopo avere accertato la natura maligna del tumore, arrivarono alla decisione di intervenire chirurgicamente per la rimozione della massa.
Jessica ha subito l’intervento di rimozione all’età di 9 anni.
Una volta rimosso il neo sul capo della bambina, oramai grandicella, sarebbe rimasta una vasta area “scoperta” ovvero priva di pelle.
I dottori dovevano trovare un sistema per ricostruire la pelle in maniera uniforme sul capo della paziente e doveva essere un sistema sicuro e compatibile con l’età e la salute della bambina.
I medici, in maniera particolare, non volevano adoperare innesti di cute esterna e non “produttiva di capelli”, non intendevano, cioè, lasciare la bambina calva.
I chirurghi hanno escogitato un sistema del tutto nuovo, straordinario e mai sperimentato prima:
sotto la cute del capo di Jessica sono stati innestati 4 palloncini, prima 3 centrali e poi uno laterale.
L’inserimento sottocutaneo è avvenuto sotto il cuoio capelluto affinché la pelle ricavata dagli “allungamenti” fosse irrorata di capelli.
I palloncini innestati sotto il cuoio capelluto sono stati gonfiati con soluzione salina aumentandone progressivamente il volume: ovviamente all’aumento progressivo di volume corrispondeva anche una progressiva “espansione della cute”.
Il trattamento con i palloncini è complessivamente durato 6 mesi.
Tutti i palloncini sono stati rimossi solo dopo avere accertato un allungamento della pelle tale da garantire la piena copertura dell’area corrispondente al neo.
Grazie alla pelle ricavata dalla dilatazione effettuata tramite i palloncini Jessica ha oggi un aspetto normale, ciò sebbene i suoi capelli siano ancora corti:
una volta rimossa la massa tumorale, infatti, la zona del capo pulita dal neo è stata completamente coperta dalla cute ricavata dall’estensione.
Questo trattamento è stato il primo del suo genere.
Jessica ha dimostrato una grande maturità e ha accettato il percorso di cura con coraggio e forza, la madre racconta che sua figlia scherzava persino sulla sua pettinatura e non si è mai vergognata del suo aspetto, rimanendo, invece, sempre positivamente fiduciosa.