L’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) ha rivisto i prezzi di 4.189 farmaci generici, il loro costo si ribasserà anche del 40%, il nuovo tariffario è già disponibile in rete e consultabile sui sito dell’Aifa, ma entrerà in vigore a partire dal 15 aprile.
La revisione delle tariffe operata dalla Agenzia è conseguenza diretta della manovra economica dell’estate 2010; la legge 122 del luglio 2010 già aveva previsto la rivalutazione dei prezzi dei farmaci generici stabilendo che la ricognizione delle tariffe doveva essere compiuta tenendo conto dei costi dei generici nel resto d’Europea.
Ma cosa sono i farmaci generici?
Il farmaco generico, anche detto equivalente, è un medicinale non di marca che tuttavia resta uguale, in termini di componenti ed effetti sull’organismo, al farmaco “nominato” o “marcato”.
La possibilità di produrre medicine generiche fu introdotta con legge nel 1995 con la definizione di specialità medicinali “bio-equivalenti”, ovvero capaci di incidere sull’organismo in modo del tutto simile alle medicine originali. A volte il farmaco generico viene definito come imitazione di un prodotto originale.
È possibile la produzione del generico solo quando il prodotto di marca sia privo di protezione brevettuale o il brevetto sia scaduto. Infatti, il farmaco generico viene commercializzato senza un marchio farmaceutico definito, portando la cosiddetta Denominazione Comune Internazionale (DCI).
In Italia il successo dei farmaci generici è stato, almeno sino a questo momento, scarso; ma il generico è comunque un valido farmaco che rimane di fatto anche più economico perché spezza quel “monopolio” che consentiva alla azienda farmaceutica che produceva con marca di recuperare gli investimenti alzando i prezzi.
L’Aifa con il taglio delle tariffe punta a “garantire” l’affidamento ai farmaci generici ed a stimolare il cittadino a ricorrere a questi validi prodotti medicinali.
Ogni medicina ha i sui suoi principi attivi, le sue ragioni di cura non cambiano se al prodotto di marca si sostituisce il generico che fonda sui medesimi componenti di base e per molti farmaci esistono prodotti equivalenti corrispondenti.
La decisione dell’Aifa di apportare un taglio dei prezzi tanto incisivo avrà positivi effetti sul bilancio dello Stato, infatti si stima che produrrà un risparmio di 800 milioni di euro.
Tuttavia i produttori “senza brand”, ovvero senza marchio nutrono delle preoccupazioni, temono, infatti, di non riuscire a sostenere prezzi tanto bassi..
Ma l’Aifa ha operato una scelta orientata al beneficio dello Stato, effettuando i suoi calcoli sulla base del confronto con i prezzi in vigore in altri paesi europei.
Nel resto d’ Europa i farmaci generici hanno un mercato più ampio e sono venduti ad un prezzo del 20-80% più basso rispetto a quelli “di marca”,questo dato attesta che l’Italia necessita di una buona campagna di “accoglienza del farmaco generico” ed a ciò punta l’Aifa.