“Continuate ad aiutarci in questa nostra lotta per la verità perché ogni minuto di questa celebrazione è stato ingiusto e non ce ne deve essere più un’altra.“
Con queste parole Erika Egitto, la zia di Nicole, la sorella di mamma Tania Laura chiede ancora aiuto e sostegno.
Non dobbiamo dimenticare Nicole, la neonata morta in ambulanza perchè le unità di terapia intensiva neonatale dei vicini ospedali non avevano posti disponibili.
Nicole non deve essere dimenticata perché ciò che è accaduto nella sua corsa verso la salvezza, mai conquistata, non deve più capitare, perché le mamme e i neonati debbono ricevere la massima tutela in ogni punto nascita del nostro paese e i parti debbono essere condotti con il più elevato grado di sicurezza sanitaria, nel rispetto di ogni possibile emergenza o complicanza.
Insomma Nicole merita che sia fatta luce su quelle 3 ore che seguirono la sua nascita e che hanno drammaticamente portato alla sua morte.
Il funerale di Nicol è un disperato inno alla giustizia terrena. Dinnanzi al sagrato della chiesa di San Vito a Mascalucia, in provincia di Catania, dove il rito funebre è stato celebrato, una moltitudine di palloncini rosa e bianchi è stata liberata nel cielo mentre il papà Andrea Di Pietro teneva tra le braccia la bara minuscola e bianca di sua figlia Nicole.
Mamma Tania Laura e papà Andrea hanno cullato Nicole per tutta la celebrazione e l’hanno portata tra le loro braccia sino al cimitero.
Questa bara bianca piccolissima e leggera è un inno alla vita, alla speranza e all’amore che mai dovrebbe essere negato a nessuno, men che meno mai dovrebbe essere strappato ad una creatura appena nata.
Si attende l’esito dell’esame istologico sul corpicino di Nicole, le autorità sono impegnate in un’indagine che è chiamata a fornire risposte adeguate sulle tante domande che l’accaduto ha suscitato.
Da mamme il nostro compito è quello di appoggiare la richiesta di Tania Laura e della sua famiglia ribadendo e dando voce al loro urlo di dolore #giustiziapernicole