Il pianto è una delle espressioni più vere ed intime dell’uomo.
Si piange perché il corpo reagisce ad un’emozione o ad uno stimolo fisico e la lacrima, anche una soltanto, anche la singola lacrima versata, è il risultato della nostra umanità (fisica ed emotiva).
La natura istintiva dell’uomo è capace di manifestarsi piangendo sin dal primo vagito, e le lacrime segnano, poi, tanti e diversi percorsi della nostra vita.
Ma cos’è chimicamente e fisicamente una lacrima?
Oggettivamente che differenza c’è tra una lacrima di gioia e una di dolore, tra un pianto di felicità ed uno di rabbia?
Nella struttura delle lacrime, a seconda della causa del pianto, cambia qualche cosa e l’acqua che sgorga dai nostri occhi assume aspetti, forme e apparenze differenti che l’uomo non può considerare ad occhio nudo. La composizione delle lacrime, invece è visibile ed apprezzabile al microscopio, laddove, viste attraverso il filtro della lente “scientifica”, ogni singola lacrima dimostra di essere un mirabile prodigio della natura e un possibile paesaggio di emozioni.
La scienza insegna che ci sono 3 principali categorie di lacrime:
- le lacrime basali;
- quelle cosiddette di riflesso, cioè le lacrime istintive e fisiologiche;
- e le lacrime psichiche ovvero tutte quelle provocate dalle emozioni.
Le lacrime sono tutte accomunate da alcune sostanze organiche tipiche del “pianto”:
ogni lacrima, infatti, contiene oli, anticorpi ed enzimi immersi in una sospensione di acqua salata.
Ciò che differenzia e caratterizza le lacrime sono le molecole e gli ormoni:
le lacrime provocate da un’emozione, per esempio, contengono un ormone proteico e un caratteristico neuro-trasmettitore, Leu-encefalina, che, in sostanza, altro non è che un antidolorifico naturale rilasciato dal corpo in risposta allo stimolo dello stress.
Osservate al microscopio le lacrime svelano una diversa composizione organica e strutturale dei loro micro cristalli, caratterizzata dalla natura del pianto e assolutamente unica ed affascinante.
Le lacrime come le impronte digitali e come il DNA sono uniche, nessuna lacrima mai sarà uguale ad un’altra … del resto nessun “battito del cuore” umano è mai identico ad un altro.
In questo senso le lacrime sono emblemi della nostra sensibilità, del nostro essere singolari ed unici sotto l’aspetto emozionale.
Ma com’è fatta una lacrima?
La fotografa Rose-Lynn Fisher ha studiato e realizzato un progetto è intitolato Topografia delle lacrime in cui ha fotografato più di 100 lacrime umane viste al microscopio.
Il risultato è sorprendente: le lacrime dimostrano di essere paesaggi astratti, squarci emozionanti sulla bellezza della natura umana, delicata e complicata anche nei suoi aspetti meno esposti e meno visibili.
In un periodo complesso della sua vita, caratterizzato da forti e sensibili emozioni, la fotografa si è interrogata sulla natura delle sue lacrime e si è convinta che esse potessero nascondere un universo visivo inesplorato ma emozionante;
le è bastato vederne una al microscopio per comprendere che questo patrimonio di immagini non poteva restare inesplorato.
Le foto, che corredano questo articolo, mostrano la struttura molecolare di diverse lacrime esaminate sotto la potente lente di ingrandimento del microscopio.
Va detto, per precisione di informazione, che nell’elaborare l’immagine di una lacrima il risultato finale resta condizionato da tante variabili:
la chimica dell’elemento, la sua viscosità, il tasso di evaporazione e persino la regolazione del microscopio.
Ciò che stupisce, variabili a parte, è la scoperta di un universo visivo che esiste oltre i nostri occhi ma che è e resta realmente nascosto nelle immagini che comunemente noi incontriamo nella nostra vita.