Ecco arrivare la Pasqua e le case si riempiono di uova e agnelli di cioccolata, rami di ulivo, colombe e campane … e chi più ne ha più ne metta!!!
Gli addobbi e questi oggetti aumentano se nei dintorni si aggira un bambino.
Ogni bambino non vede l’ora di gettarsi a capofitto in tutte queste bellezze e bontà che variano poi a seconda delle tradizioni locali, ma resta il fatto che l’evento comune di tutti i piccini in questi giorni è il desiderio di vedere, toccare e mangiare tutte queste prelibatezze che sono il simbolo della Pasqua.
I più piccoli ancora non comprendono il significato religioso di tale festa che per loro rappresenta solamente l’occasione giusta per ricevere regali, addobbare casa e fare lavoretti all’asilo.
Decoriamo con lui qualche uovo, prepariamo qualche addobbo per la casa, proprio come facciamo a Natale e insieme a lui decidiamo dove sistemare le nuove decorazioni.
Il bambino deve sentirsi partecipe di ogni festa e comprenderne il significato, ma se troppo piccolo non riempiamogli la testa di paroloni, aspetti teologici e cristiani, più semplicemente rendiamo pratica la spiegazione.
A parte il significato religioso della festa la pasqua può trasformarsi in una buona occasione per insegnare al bambino la pace, la solidarietà, l’importanza dell’amicizia e della fratellanza, tutte realtà che sono comuni ad ogni religione e credo.
Quando il nostro bambino è davanti al suo gran bell’uovo di Pasqua cerchiamo di farli comprendere l’attinenza dell’uovo con gli insegnamenti di questa festività. Se il bambino è ancora piccolo è difficile fargli comprendere che l’ uovo rappresenta la Resurrezione di Cristo, il passaggio dall’inverno alla
primavera, dal sonno alla veglia, è complicato spiegargli il concetto di fecondità, raccontiamo, allora, ai bimbi che l’uovo è il simbolo di una vita che nasce, magari usando come esempio le galline che quando fanno l’uovo, devono covarlo, quindi prendersene cura per poi aspettare la nascita del pulcino, cioè di una nuova vita!
La colomba assieme al ramo d’ulivo sono per eccellenza i simboli della pace.
Al bambino proviamo a spiegare questo simbolo ricorrendo ad una novella, raccontiamo al piccolo di quando Dio mando a Noè, attraverso una colomba, un ramo d’ulivo, la bianca colomba giunse volando con il ramoscello ben stretto nel becco, con l’ulivo Dio fece sapere a Noè che era in pace con tutti gli uomini – ed ecco spiegata la raffigurazione della pace come la colomba che vola portando il rametto d’ulivo!
L’uso del “linguaggio figurato”, quindi il ricorso a racconti simili a quelli appena proposti, fa si che la spiegazione resti ben più impressa nella mente del piccolino, questi associerà bene la colomba alla libertà se gli diremo che la colomba è simbolo di libertà perché vola felice con le sue belle ali fa mille giri nel cielo azzurro ed è serena.
E alla domanda: “Mamma ma perché oggi suonano le campane a festa?” rispondiamo: “Perché con l’uovo, la colomba e la pace si può vivere meglio e quindi le campane rappresentano un gesto di festa, un momento nel quale tutti dobbiamo riflettere alle cose che in questo periodo ci sono intorno, alla pace, ad essere buono con la mamma, con le maestre, con tutti e a dire soprattutto la verità“.
Care mamme, il bambino deve avvertire il senso di sicurezza e di pace della vita ( ma non solo in senso religioso) perché deve sapere di poter contare su persone come i suoi familiari se ha dei problemi a scuola o con gli amicI. Non sottovalutate mai questo aspetto, molte volte i bambini portano dentro di loro sofferenze e soprusi, ma anche piccolo disagi che non hanno il coraggio di tirar fuori e di confessare. La mamma ed il papà devono lavorare per creare intorno al bimbo un ambiente sereno che permetta al piccolo di esprimere tutto di sè.