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Mangiare la Placenta Dopo il Parto

di Redazione VitaDaMamma

26 Gennaio 2015

Mangiare placenta umana

La placenta umana è un organo “temporaneo” capace di formarsi e strutturarsi in conseguenza ed in ragione della gravidanza, essa è deputata e finalizzata agli scambi metabolici tra la madre ed il bambino e fa da filtro per le sostanze nutritive.

Strutturalmente la placenta è costituita da una parte materna e da una fetale, questo carattere sostanziale dimostra ancora di può come tale organo garantisca continuità vitale tra il corpo della mamma e il feto.

Scendendo più nel dettaglio si può analizzate l’aspetto costitutivo della placenta ed in merito si può dire che essa è una membrana che aderisce alle pareti dell’utero e che protegge e nutre il bambino che sta crescendo nel grembo della mamma.

La placenta protegge il feto perché consente all’organismo di schermare il bambino tutelando la camera gestazione dall’aggressione di virus, batteri e “sostanze nocive”.

E’ tautologico ricordare che la placenta non riesce a filtrare o a sbarrare ogni tipologia di sostanza nociva, qualsiasi virus o qualunque batterio. Ecco perché conta sempre la buona salute ed il buon senso della madre ed è bene avere un’alimentazione salutare ed eliminare fumo, alcol, droga, condurre una vita sana e fare attenzione all’uso moderato e monitorato di medicinali.

La placenta lascia il corpo della madre dopo il parto (è in questo senso che si definisce un organo “temporaneo”). Tuttavia ci sono donne che credono nel suo potere benefico e decidono di nutrirsi di quest’organo cresciuto nel loro corpo ed appartenuto a mamma e bebè.

Mangiare la placente, non è solo una pratica alimentare ma è anche una filosofia di vita.

Chi decide di mangiare la propria placenta parte da un assunto:

molti mammiferi mangiano, per istinto naturale la placenta, teoricamente lo farebbero perché tale organo sarebbe naturalmente ricco di sostanze nutritive di irrinunciabile supporto nel post parto.

Se lo fanno gli animali lo vuole la natura, ma questo basta a giustificare la pratica e\o a renderla corretta e perseguibile?

In Italia questa pratica è poco diffusa, negli Stati Uniti d’ America invece è una possibilità quasi normale ed è comune che la madre richieda all’ospedale di non gettare la placenta per poi poterla portare a casa col fine di consumarla.

Perché le mamme mangiano la placenta?

La risposta da un punto di vista nutrizionale è semplice:

la placenta essendo un organo di filtro e scambio, nonché un canale di nutrimento per il feto è molto ricca di vitamine, ferro ed altre sostanze nutritive quindi, secondo i consumatori, il suo uso alimentare sarebbe per il corpo della puerpera una vera manna dal cielo.

Moltissimi i presunti benefici del consumo alimentare di placenta, secondo i consumatori dell’organo materno mangiandolo si può prevenire la depressione post-parto, favorire l’allattamento, accelerare la montata lattea e supportare la qualità del latte di mamma, e persino alleviare i dolori del post parto.

Va detto, però, che mancano completamente studi scientifici capaci di supportare dette affermazioni. Non vi è una letteratura medica che attesti il valore nutrizionale della placenta.

Ed anzi c’è chi ribadisce che la placenta è un organo “temporaneo” che “muore” con l’espulsione dopo il parto, perdendo ogni sua funzionalità vitale e con essa perdendo anche le sue potenziali virtù nutritive.

La BBC lo scorso maggio ha aperto un dibattito sui rischi dallo stafilococco aureo, un’infezione batterica che potrebbe interessare il canale del parto e contaminare la placenta rendendone il consumo alimentare a rischio.

La BBC ha reso noto che un’azienda britannica, sfruttando la moda del consumo alimentare dell’organo materno-fetale, ha creato una linea di frullati e capsule a base di placenta.

Detta linea “bio” di integratori alimentari è stata però messa sotto inchiesta per possibili contaminazioni batteriche, la vicenda, finita in tribunale, fa luce su un aspetto non trascurabile dell’uso alimentare di placenta:

il consumo di quest’organo potrebbe esporre a rischi anche elevati per la salute umana, tali rischi sarebbero rappresentati dal batterio stafilococco aureo, batterio capace di contaminare la placenta nella fase espulsiva e presente nel canale del parto del 10% delle donne.

mangiare la placenta

Per di più c’è da chiederei se l‘uso alimentare della placenta sia legale

Chiariamo subito che il consumo di placenta è una pratica moderna, senza paura di sbagliare possiamo dire che è una moda. In questo senso il “problema” si è imposto alla società solo di recente e non esistono ancora leggi specifiche in materia.

Il legislatore non si aspettava il consumo alimentare di placenta, probabilmente sarà in un prossimo futuro chiamato a legiferare anche in merito. In Italia in linea generale la donna è considerata la legittima proprietaria della sua placenta. Quindi, al momento, non esiste un limite alla possibilità della mamma di richiedere la propria placenta all’ospedale, né si può vietare alla donna di farne un uso autoterapico mangiandola.

Va detto che in alcune parti del mondo l’uso autoterapico dei materiali biologici avanzati dal parto è vietato.

mangiare la placenta

Come si mangia la placenta?

C’è chi la mangia cruda nei frullati di frutta o nei centrifugati di verdure, chi invece la preferisce cotta od essiccata.

In rete si può rintracciare una vera e propria letteratura culinaria relativa alla cucina della placenta umana.

Che a quanto pare si sta sdoganando dall’essere considerata come un rifiuto biologico che gli ospedali devono smaltire dopo il parto.

Ma come si consuma?

Innanzitutto è necessario lavarla bene con dell’acqua fresca e corrente, una volta lavata si hanno due scelte: si può consumare cruda o cotta.

Alcune mamme la conservano in frigorifero e l’ aggiungono a pezzi nei vari frullati di frutta e verdure, altre invece la cucinano a vapore e poi la fanno essiccare in forno per poi ridurla in polvere e inserirla in capsule vegetali che poi verranno ingerite.

mangiare placenta umana

Secondo i pareri e le varie esperienze di chi questa pratica l’ ha messa in uso, la placenta sarebbe insapore ed è impercettibile messa a crudo dentro i frullati ed anche una volta essiccata non sarebbe affatto disgustosa.

Molte donne famose hanno dichiarato di aver mangiato la placenta dopo il parto, una delle prime star fu Nicole Kidman per poi essere seguita da molte altre.

In Italia se ne parla davvero poco di questa pratica e c’è poca informazione.

Io personalmente quando ho partorito non ero a conoscenza di questa possibilità. Probabilmente non l’ avrei comunque mangiata ma credo che ogni mamma abbia il diritto di sapere ed essere informata.

 

 



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