Spesso quando sento le mie amiche alla domanda “Cosa hai fatto oggi” mi viene da pensare come abbia (abbiamo, il plurale è d’obbligo, quando si parla di mamme) fatto a fare tutte quelle cose che ho elencato in una normale giornata di 24 ore.
Che tolte le 7/8 nelle quali si dorme, come si sente nella bocca di quasi tutte le donne tra i 30 e i 40 con prole al seguito, dovrebbero essere perlomeno raddoppiate, se non in certe occasioni triplicate o decuplicate.
Accompagna, prendi, fai da mangiare, calcio, tennis, catechismo, spesa, riunione con gli insegnanti, feste, compiti, ecco il quadro completo di una casalinga di Voghera, o di una mamma lavoratrice, che per di più oltre a questa lista ha dovuto includere anche quelle 6/8 ore di cui rendere conto al capo.
E se per un giorno al mese, ogni tre mesi, ogni sei mesi, ci prendessimo invece un pomeriggio per noi stesse?
Si, va bene, adesso voi penserete “Come faccio?”, o “A chi li lascio i bimbi?” o ancora “Chi lo dice al capo-marito-compagno-ragazzi?”
Pensiamoci bene però, perché ogni tanto ritagliarsi qualche ora per noi sarebbe quasi vitale.
E soprattutto, se pensiamo a un momento giusto nel quale farlo non ci sarà mai, e dunque dobbiamo prendercelo un po’ con la forza.
Perché prendersi del tempo per sé? Ecco detto:
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Per piacere al nostro uomo
Ricordate l’ultima volta nella quale siete andate a letto senza quel pigiama di pile e quei calzettoni da tennista?
Troppo tempo fa, è il momento per rifarsi.
Dedicatevi un’ora dall’estetista, fate una piega ai capelli, passate lo smalto rosso alle unghie, insomma stasera, o magari domani, cercate di accogliere il vostro uomo dopo avere speso del tempo solo per voi, anche lui merita le vostre attenzioni.
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Per pensare almeno un paio d’ore.
Ma non nei ritagli di tempo, come quando lo facciamo in auto tornando da scuola dopo avere accompagnato i figli. Proprio un paio d’ore di relax, o anche di una buona lettura, o anche di un massaggio dal parrucchiere, l’importante che il cervello lavori e le gambe e le braccia siano inerti!
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Per sorridere di più
Da tempo ormai ho appurato che la parola più frequente delle mamme quando scendono dall’auto per lasciare il figlio a scuola non è “Buona giornata” ma “Forza”! forza nel senso sbrigati, accelera, aumenta il passo.
Perché troppo spesso noi mamme perdiamo il buon umore e abbiamo stampato in volto una espressione corrucciata, che non necessariamente deve essere arrabbiata.
E’ solo concentrazione, che però spesso non lascia spazio al sorriso.
E allora per sorridere di più concediamoci due ore al cinema con una commedia, guardiamoci un film divertente, regaliamoci un pomeriggio con un’amica che ci racconti la sua ultima conquista o la sua ultima brutta figura.
Perchè un sorriso, ricordiamocelo, è contagioso.
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Per ricaricarvi
Pensate a quante energie sprecate durante una normale giornata lavorativa in senso ampio, e pensate a quanto bene potrebbe farvi un intervallo per ricaricare le pile. Questo servirebbe anche al motivo di cui sopra: ricaricarsi può anche voler dire tornare a sorridere.
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Per godersi la vita
Una passeggiata in riva al mare, un aperitivo con le amiche, due ore all’outlet per comperare quella borsa a prezzi stracciati.
Questo fa un po’ la differenza tra vivere ed esistere.