Un uomo e una “donna” in gabbia, vestiti solo di succinti e aderenti costumi in stile “nudo”, ingaggiano una lotta fisica a tratti violenta e fiera, a tratti dolce, a tratti intima ed i loro corpi si intrecciano. Mentre le immagini scorrono cresce una musica coinvolgente che pare sottolineare la “guerra” tra l’uomo e la donna, la grandezza di lui e l’astuta fragilità di lei.
E’ questo, in sintesi, lo scenario di un video musicale recentemente lanciato in rete.
Artisticamente il video è assolutamente incisivo ed è evidentemente “fisico”; appare istintivamente basato sulla ricerca attiva e materiale dei corpi che si accarezzano, si sfiorano, si oppongono e si avvinghiano … nel tentativo finale di salvarsi liberandosi dalla gabbia.
Ma qualche cosa non funziona: in questo meccanismo di promozione musicale (perché tale è, in fin dei conti, un video) c’è un elemento stonato ed è la “minuta fragilità della donna” che balla accanto all’uomo.
Quando le immagini si fermano sui tratti della ballerina e sulle linee del suo corpo si capisce che è una bambina e l’incanto del video di colpo finisce; alla fine del videoclip quando lei, diversamente dal maschio, riesce a liberarsi dalla gabbia passando tra le sbarre il disincanto è completo: quella ballerina è poco più di una bambina.
La lotta ingaggiar nella gabbia diventa, così, a causa della giovanissima età della ballerina, quasi “sospetta” e subito gli utenti della rete si indignano.
Il video si intitola “Elastic Heatr” l’artista che lo ha promosso per pubblicizzare il suo ultimo lavoro è Sia Kate Isobelle Furler, conosciuta anche semplicemente come Sia, artista versatile, cantante e autrice nota anche per le sue celebri collaborazioni da Eminem a Rihanna, da Katy Perry a Jennifer Lopez e Kylie Minogue.
Il popolo della rete è stato spietato ed ha accusato il video di essere “discutibile”:
a fronte di un contenuto “intimo e fisico”, anziché mettere in contrapposizione due corpi adulti ha messo l’uno vicino all’altro, in scene intime e provocanti, il corpo di un uomo e il corpo di una bimba.
Ma veramente è una bambina la ballerina?
Sì, lo è. La protagonista di questo intreccio di corpi si chiama Maddie Ziegler, malgrado sia una bambina in rete viene presentata col titolo già professionale di ballerina. Data di nascita: 30 settembre 2002, il che vuol dire non ha ancora compiuto 13 anni.
Perché scegliere una bambina? Perché vestirla con un body color carne ad effetto nudo? Perché metterla in una gabbia a giocare col suo corpo quella lotta ancestrale tra uomo e donna nell’affermazione anche del piacere?
La cantante si scusa pubblicamente su Twitter dove, prendendo le distanze dalle pesantissime accuse, afferma sostanzialmente che la 12 enne e il ballerino le sembravano semplicemente gli unici in grado di innescare il “gioco di emozioni” che lei si aspettava dal video e dichiara, con una emoticons “in preghiera”, di essere in buona fede e di aver voluto solo emozionare. Csì, nelle sue vere intenzioni, Sia, come lei stessa afferma, non avrebbe voluto evocare pensieri grigi in nessuno.
Eppure, questo va detto, l’artista ha 12 anni!
Il minore è tale per la legge perché se ne considera la “fragilità” come l’incapacità di valutare tutte le cose del mondo e l’inesperienza, che sul discernimento influisce grandemente. Questa naturale condizione del minore non gli impedisce di crescere ed eventualmente di intraprendere, già in età precoce, una professione o una carriera anche artistica. Tuttavia i bambini dovrebbero, pur lavorando come artisti, rimanere tutelati e restare “piccoli”.
Da mamma, con il discernimento e la critica considerazione dei ruoli, mi sono sentita turbata dinnanzi al corpo fragile di questa bambina accanto al corpo grande, imponente e sviluppato dell’uomo che con lei condivide una danza inequivocabilmente fisica.
Voi cosa ne pensate?