Se l’idea dell’oroscopo non vi ha mai veramente convinti o se effettivamente non ne avete mai trovato un riscontro, sicuramente questa tesi scientifica che giustificherebbe alcuni atteggiamenti del carattere potrebbe convincervi di più.
Secondo alcuni scienziati, riunitisi ad ottobre nell’annuale congresso organizzato dalla scuola europea di neuropsicofarmacologia, il periodo in cui si nasce può influenzare diversi aspetti fondamentali del nostro carattere in modo marcato.
L’ultima ricerca presentata al congresso di Berlino da parte di alcuni studiosi lascia veramente stupefatti.
Non sarebbero certo gli astri a determinare le inclinazioni caratteriali ma sembrerebbe proprio che ci siano dei chiari meccanismi biochimici stagionali che controllerebbero la predisposizione caratteriale dei soggetti sottoposti a vari studi e il mese e la stagione di nascita potrebbe portare a sviluppare determinati atteggiamenti o anche disordini caratteriali anche gravi come la depressione, la schizofrenia e il bipolarismo.
Lo studio ha coinvolto oltre 300 soggetti adulti tra i 20 e i 59 anni, e si è cercato di stabilire un’associazione tra la tipologia di personalità e la stagione di nascita.
Secondo le osservazioni degli scienziati ne sarebbero emerse delle linee generali comuni davvero sorprendenti che caratterizzano non solo la prima infanzia, e dunque con un’influenza più ravvicinata, ma tutta l’esistenza dell’individuo.
Alcuni neurotrasmettitori, come la serotonina e la dopamina, svolgono un ruolo fondamentale nella gestione dell’umore e come è già noto subiscono degli influssi stagionali determinati, questo si ripercuoterebbe su tutta la personalità del nascituro imprimendogli una sorta di cammino guida per il proprio temperamento dominante.
Andiamo nel curiosissimo dettaglio per scoprirne di più:
Secondo lo studio, le persone nate in inverno sarebbero meno portate all’irritabilità e sono meno portate a soffrire di disturbi depressivi, anche se i soggetti nati in autunno sembrano essere quelli più lontani dalla depressione.
Le persone nate nei mesi estivi sono più soggette a sbalzi d’umore e sono tendenzialmente più lunatiche, vanno incontro più facilmente a problemi di ansia e insonnia.
D’altro canto queste variazioni umorali portano i soggetti “estivi” e “primaverili” ad essere più ottimisti e tendenzialmente più socievoli rispetto a chi nasce in inverno o autunno.
Chi nasce nelle stagioni di transizione di autunno e primavera potrà essere più soggetto ad un temperamento ipertimico, cioè saranno loquaci, con elevata autostima e spirito di intraprendenza ma spesso potrebbero non essere in grado di gestire al meglio queste loro capacità e risultare aggressivi o irritanti e in alcuni casi avventati. Hanno una buona resa sul lavoro ma a lungo termine potrebbero risentire maggiormente di disturbi legati al sonno.
E’ chiaro che si parla di predisposizioni secondo studi clinici ma che devono ancora essere maggiormente indagate ed approfondite, inoltre risentono anche di condizionamenti esterni di altro tipo.
Queste predisposizioni ad un certo tipo di umore più dominante non possono essere effettivamente ascritte a cause genetiche ma piuttosto a cause chiamate patoplastiche ovvero che modellano i sintomi, ne causano una inclinazione evidenziata dalle statistiche e dai questionari compilati dai soggetti studiati.
La dottoressa Xenia Gonda, a capo dello studio, ha spiegato però che il prossimo passo sarà cercare di scoprire dei veri e propri marcatori genetici che potrebbero essere correlati alla stagione di nascita e ai disturbi dell’umore.
Dunque una tesi scientifica che in qualche modo potrebbe via via sostituirsi agli oroscopi, chissà!
Fonte: Ecnp