“Esprimiamo le nostre più profonde scuse per le preoccupazioni e gli effetti dannosi subiti dai nostri clienti per la presenza di corpi estranei in alcuni alimenti”.
Queste le parole usate da Takehiko Aoki, vice presidente della nota catena di fast food McDonald’s in Giappone, durante una conferenza stampa tenutasi in questi giorni e riportata sul sito de ‘The Express Tribune News Network’ – primo giornale pakistano che collabora con l’International Herald Tribune.
Ma perché il colosso americano avrebbe spinto i propri rappresentanti nipponici a scusarsi in modo così plateale?
L’anno appena trascorso è stato alquanto disastroso per i punti vendita McDonald’s situati in Giappone: diversi problemi, in particolar modo legati alla qualità del cibo, hanno minato il nome dell’azienda made in USA.
Come riportato anche sul sito della BBC, dopo aver effettuato accurati esami, il colosso ha ammesso, e reso noto attraverso la succitata conferenza stampa, 3 casi di contaminazione di cibo denunciati lo scorso anno in Giappone.
1. Dente nelle patatine.
Nell’agosto scorso, una mamma ha denunciato la presenza di un corpo estraneo nella sua porzione di patatine, consumata assieme al figlio piccolo, acquistata in un fast food McDonald’s situato in un outlet di Osaka.
Attraverso un’indagine indipendente, l’azienda ha appurato che l’oggetto in questione fosse un dente, concludendo che lo stesso non avesse subito alcun processo di cottura – inizialmente si ipotizzava fosse stato fritto assieme alla patatine.
Tuttavia, i dirigenti non sono stati in grado di fornire ulteriori informazioni circa la provenienza del “corpo estraneo”.
2. Pezzo di plastica in coppa gelato.
Nel mese di dicembre, un bambino ha trovato un piccolo pezzo di plastica nella sua coppa gelato che, durante la masticazione, gli ha procurato un taglio all’interno della bocca.
L’incidente, confermato in conferenza stampa, è avvenuto a Koriyama, città giapponese situata nella prefettura di Fukushima.
3. Plastica nei chicken nugget.
La scorsa settimana, un cliente di Misawa – città giapponese della prefettura di Aomori – ha trovato un pezzo di plastica nelle sue pepite di pollo. Episodio simile si è verificato anche in una delle filiali di Tokyo.
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Materiale Non Commestibile nel Cibo di McDonald: Polpette Ritirate, Accade in Giappone.
Questi episodi si vanno a sommare allo scandalo alimentare che ha colpito il Giappone nel luglio scorso.
In quel periodo infatti la reputazione dei fast food McDonald’s del Sol Levante fu minata dalle irregolarità commesse da uno dei loro produttori cinesi. Quest’ultimo era solito vendere miscele di carne realizzate con carni scadute mescolate a prodotti freschi.
Dopo aver cambiato produttore, prediligendone uno tailandese, il colosso statunitense si è ritrovato poi a dover ovviare ad un’altra emergenza nipponica: una “carestia” di patatine fritte.
La società, alla fine dell’anno scorso, ha dovuto così spedire per via aerea una fornitura d’urgenza, partita dagli stabilimenti situati negli Stati uniti, per rifornire gli oltre 3mila ristoranti giapponesi.
Detto questo, noi italiani dobbiamo aver paura?
Assolutamente no!
È bene ricordare che la nostra filiera alimentare è soggetta a ripetuti controlli che devono rispettare i rigidi standard di sicurezza imposti dalla Comunità Europea.