E’ una corsa contro il tempo quella che stanno tentando i militari della Marina Militare coinvolti nelle operazioni di salvataggio dei 188 passeggeri ancora a bordo del traghetto della Norman Atlantic che ha preso fuoco ieri mattina al largo delle coste adriatiche.
Era partito da Igoumenitsa (Grecia) dove aveva fatto una sosta dalla precedente Patrasso, con poco 478 persone a bordo, ed era diretto ad Ancona, quando all’altezza di Valona (Albania), all’alba di domenica ha cominciato a prendere fuoco.
Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente: la nave era stata dichiarata funzionante noonostante le sei anomalie riscontrate all’ultima ispezione del 19 dicembre.
Sembrerebbe che l’incendio sia scaturito dai garages, forse a causa del sovraccarico testimoniato da alcuni passeggeri, forse a causa delle scintille provocate dallo sfregamento dei camion sul tetto della nave, altri ipotizzano che alcuni camion pieni d’olio abbiano causato l’incendio, che si è propagato velocemente, raggiungendo i ponti superiori.
La struttura del traghetto ha cominciato a surriscaldarsi e il comandante avrebbe dichiarato l’abbandono nave, ma la scialuppa che è riuscita a calare è stata solo una con circa 40 persone.
Poi il panico: «Siamo sul ponte, stiamo morendo di freddo e soffochiamo per il fumo, l’incendio si sta estendendo sempre di più, i pavimenti sono bollenti e non so se ce la faremo».
«Le scarpe si stanno fondendo e non possono portarci via il tempo è troppo brutto, c’è molto fumo e abbiamo molte difficoltà a respirare, non si vede nulla».
«Bruceremo come topi».
Queste alcune testimonianze di persone scampate all’incendio a bordo.
Purtroppo Georghios Doulis è la vittima di questo incendio: stava tentando di raggiungere la scialuppa di salvataggio ma non ce l’ha fatta.
Da ieri sono in corso le operazioni di traghetti civili e mezzi della Marina Militare per evacuare tutti gli altri passeggeri ancora a bordo, e le notizie si susseguono senza sosta, ma sembrerebbe che l’incendio sia stato domato già ieri sera intorno alle 21, anche se i fumi avvolgono ancora il traghetto, e continua a intossicare i passeggeri ancora a bordo, che oltre al fumo patiscono il freddo.
Sul profilo twitter della Marina gli aggiornamenti si susseguono, le condizioni meteo restano talmente ostili da rallentare i soccorsi.
Al momento i passeggeri e l’equipaggio messi in salvo sono stati trasportati con navi ed elicotteri e trasferiti negli ospedali pugliesi.
Alle 7.40 l’ultimo tweet: “salvate 290 persone, 188 ancora a bordo. In arrivo nave De la Penne”.
Per molti di loro sembra che l’incubo non sia ancora finito.