Com’è stato questo 2014 che volge al termine?
Mentre su Facebook continua la telenovela dell’”anno di tutti”, noi di vitadamamma vorremmo invece rendere onore e merito a 10 donne che in un modo o in un altro hanno fatto parlare di sé durante quest’anno oramai terminato.
Ecco i loro nomi:
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Elisabetta Canalis
La “velina” per antonomasia, dopo una lunga relazione con George Clooney, si sposa il 14 settembre 2014, nella Cattedrale di Santa Maria Immacolata ad Alghero, con il chirurgo statunitense Brian Perri.
Lei in abito candido e velo lungo 4 metri, arriva in ritardo come ogni sposa, lui in abito scuro la attende in chiesa.
Come omaggio alla sua terra l’Ave Maria verrà cantata in sardo, dopo la cerimonia religiosa gli sposi hanno accolto i 150 invitati in una storica tenuta delle campagne sarde addobbata per l’occasione
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Samantha Cristoforetti
Il capodanno 2015 sarà indimenticabile per la nostra conterranea che in questo momento ci guarda dall’orbita terrestre.
Nata a Milano nel 1977 e laureatasi in ingegneria prima e in scienze aeronautiche dopo, Samantha Cristoforetti ha un curriculum straordinario: oltre a primeggiare nell’aeronautica militare italiana, è la prima donna italiana e la terza europea ad essere selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), su 8500 candidati.
E’ partita con il veicolo spaziale Soyuz lo scorso 22 novembre e ha raggiunto dopo un viaggio di circa 6 ore la stazione Spaziale Internazionale (ISS) insieme ai colleghi americani e russi.
Samantha resterà in orbita fino al prossimo maggio, ma è già entrata nei nostri cuori, dopo gli auguri ricevuti da Napolitano, e dopo le sue performances canore (Ha cantato imagine di John Lennon per augurare alla terra Buon Natale)!
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Malala Yousafzai
È la più giovane donna ad avere ricevuto il premio Nobel da sempre.
Malala Yousafzai, 17 anni soltanto è diventata famosa già a 11 anni grazie al suo blog col quale documentava per conto della BBC il regime talebano nel suo paese, il Pakistan.
Nell’ ottobre 2012, mentre andava a scuola, viene ferita da un commando che aveva proprio lei di mira: gli uomini armati salgono sull’autobus che portava la piccola a casa da scuola e la colpiscono alla testa e al collo.
Il leader dei talebani pakistani rivendica l’esecuzione, ma Malala viene curata e guarisce.
Oggi vive in Inghilterra, ed è divenuta il simbolo della lotta contro il regime integralista dei talebani.
Nel luglio 2013 ha parlato al palazzo di vetro di New York, e nell’ottobre di quest’anno ha ricevuto la più alta onorificenza diventando a 17 anni la più giovane vincitrice di un premio Nobel per la pace.
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Dilma Roussef
Il 26 ottobre 2014, dopo aver sfidato l’avversario Aécio Neves del Partito della Socialdemocrazia Brasiliana e Marina Silva del Partito Socialista Brasiliano, ed averli battuti sia in primo turno che al ballottaggio, Dilma Rousseff viene eletta, per la seconda volta nella storia del suo paese “Presidenta” dello Stato del Brasile.
Grazie alle sue doti da leader Dilma Rousseff è riuscita a farsi strada in un mondo e in un paese dove ancora le donne al potere si contano sulle dita delle mani, ricoprendo ruoli importanti per oltre un ventennio.
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Joanne Liu
Proprio pochi giorni fa la celebre rivista americana Time ha eletto Person of the Year 2014 medici e infermieri che stanno lottando contro l’Ebola, il virus che in Africe miete migliaia di vittime.
Sono gli Ebola Fighters, e alla loro testa c’è la dottoressa Joanne Liu, medico canadese presidente dell’organizzazione Medicins Sans Frontiers, la prima che ha gridato l’allerta su questo virus letale che si è diffuso nel centr’Africa, dalla Guinea alla Liberia alla Sierra Leone.
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Lucia Annibali
Il 6 aprile 2013 Lucia Annibali, avvocatessa 35enne di Pesaro, venne aggredita da due uomini coperti, che le gettarono dell’acido sul viso, sfigurandola completamente.
Le indagini, grazie al suggerimento proprio della donna, risalirono all’ex fidanzato Luca varani, mandante dell’agguato e oggi in carcere per tentato omicidio.
Dopo una lunga battaglia giudiziaria, una serie di interventi chirurgici che potessero migliorare le sue condizioni di salute e una continua lotta contro il reato di stalking e di femminicidio, oggi Lucia Annibali è è diventata un simbolo per le donne vittime di soprusi, insignita cavaliere l’8 marzo di quest’anno dal presidente Napolitano.
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Fabiola Gianotti
Era stata nominata donna dell’anno dal Time nel 2013, ma non contenta di questo, la nostra Fabiola Gianotti, è stata selezionata dal consiglio del CERN di Ginevra per ricoprire la carica di Direttore Generale nel quinquennio 2016-2020.
La Gianotti, scienziata e fisica nata a Roma e formatasi professionalmente a Milano, è la prima donna ad assumere questo ruolo, e nel luglio del 2012, già coordinatrice dell’esperimento Atlas, annunciò con il suo gruppo di lavoro la scoperta del Bosone di Higgs, la particella atomica sconosciuta per oltre mezzo secolo.
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Virna Lisi
Era nata ad Ancona nel 1936, ed è scomparsa pochi giorni fa a Roma, il 18 dicembre, la nostra meravigliosa Virna Lisi.
Attrice internazionale, protagonista di centinaia di pellicole, seppe resistere al fascino di Hollywood per restare al cinema italiano, e anche agli attori oltreoceano, che l’avevano corteggiata in gioventù.
Sempre discreta, anche il suo ultimo saluto è stato conforme al suo stile di vita: il figlio ha infatti rifiutato la camera Ardente del campidoglio per celebrarne i funerali in forma privata.
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Amal Alamuddin
Oggi è la signora Clooney, dopo aver sposato l’Hollywoodiano George in una cerimonia suntuosa durata 4 giorni a Venezia, che l’ha vista sfoggiare più vestiti di una principessa, ma Amal Alamuddin è prima ancora che una First Lady per così dire, un’avvocato di grido, che ha difeso nomi famosi come Julian Assange e Yulia Timoshenko, è stata consigliere di Kofi Annan, presidente dell’Onu, e ultimamente è impegnata nel delicato caso che vede la battaglia della grecia per la restituzione dei famosi fregi in marmo del Partenone conservati al British Museum.
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Carolina, Maddalena, franca, Giuseppina, Daniela, Maria, Tiziana
Sono soltanto alcuni dei nomi che vogliamo ricordare in questo elenco di donne del 2014.
Vittime soltanto di avere scelto un amore sbagliato.
Vittime delle stesse mani che avevano scelto per essere protette, e che invece le hanno ferite a morte.
Il femminicidio miete ancora troppe vittime per non essere un argomento scottante: nel 2013 i dati Eures ci hanno fornito numeri agghiaccianti. 179 donne uccise, di cui 122 in ambito familiare, una donna su tre uccisa a mani nude, a causa di botte o strangolate.
L’augurio è che questo 2014 sia l’ultimo anno che sentiamo queste statistiche.
Una speranza remota, ma lasciateci pensare che l’anno che viene sia sempre migliore di quello che sta per concludersi