Ci sono casi di cronaca clamorosi che però non fanno scalpore, non echeggiano in rete perché poco vengono trattati sulle pagine dei giornali; il rischio, in rari casi, è che le vittime di tragedie silenziose restino senza giustizia.
Roma, quartiere Ostiense, “Ponte della scienza”, il 13 settembre scorso è stato rinvenuto un cadavere che ad oggi resta ancora senza un’identità:
chi è l’uomo senza nome morto sotto il “Ponte della scienza” a Roma?
Per la prima volta, dopo diverso tempo dal rinvenimento e senza che il dramma di quest’uomo abbia fatto scalpore, una testata giornalistica di tiratura nazionale pubblica un identikit preciso; l’immagine dell’uomo del “Ponte della scienza” e i dettagli fisici che potrebbero favorirne il riconoscimento vanno condivisi e diffusi quantomeno per dare giusta sepoltura a questa persona che, ancora senza nome, attende qualcuno che lo pianga.
Che cosa si sa dell’uomo senza nome?
Il rinvenimento del cadavere si deve ad alcuni giovani ciclisti che hanno trovato il corpo mentre percorrevano la pista ciclabile che passa esattamente sotto al ponte romano.
Al momento del rinvenimento le autorità hanno trovato una “scena del crimine” particolarmente complessa:
- l’uomo non aveva con sé nessun documento atto all’identificazione né sulla scena era presente alcun elemento utile a dare un nome a quel cadavere;
- la morte è certamente avvenuta a causa dell’impatto del corpo col suolo. Ed infatti il cranio della vittima aveva subito una violenta lacerazione senza dubbio determinata dalla caduta dell’uomo dal “Ponte della scienza”. Il volo del corpo è avvenuto da un’altezza pari a 15 metri.
- Una delle scarpe che l’uomo indossava è stata trovata distante dal cadavere.
Ciò non rappresenterebbe un particolare trascurabile, infatti la scarpa sfuggita dal piede potrebbe indicare che l’uomo, prima di liberarsi nel vuoto, non era fermo sul ponte ma stava correndo.
Di fatto gli inquirenti non hanno ancora stabilito se trattasi di suicidio o omicidio.
Dai tratti somatici gli esperti hanno concluso che potrebbe trattarsi di un italiano (o comunque di un europeo), l’età presunta è di circa 30 anni (30 massimo 35 anni);
l’uomo era alto 175-180 cm, aveva la carnagione chiara, i capelli scuri e portava il pozzetto;
al momento della morte indossava una maglietta a mezze maniche di colore grigio con delle stampe bianche ed un paio di blue-jeans scuri, ai piedi aveva delle scarpe da ginnastica modello Nike “Air” di colore nero.
Le autorità hanno esaminato centinaia di denunce di scomparsa provenienti da tutt’Italia e non solo ma non sono addivenute all’identità dell’uomo, parrebbe cioè che nessuno lo stia cercando.
Per di più le telecamere di sorveglianza che puntano il loro occhio elettronico sulle zone finitime al ponte sembrano non avere inquadrato l’uomo e non hanno reso dunque nessuna informazione utile per la sua identificazione.
Le autorità lo chiamano “Ignoto” ma il settimanale “Giallo” – Cairo Editore, nel n°50 del 17 dicembre 2014 –
pubblica l’immagine dell’Identikit dell’uomo e le foto esclusive di due tatuaggi che “Ignoto” portava sul corpo. I tatuaggi sono due disegni tribali di ottima fattura il primo era sull’addome dell’uomo, il secondo, invece, sul polso.
La diffusione di questi nuovi elementi è fondamentale per consentire la risoluzione del giallo del “Ponte della scienza” e per dare un nome a quest’uomo.