La violenza domestica è il risultato della peggiore interpretazione del possesso,
ed il possesso di una donna è a sua volta la più vile interpretazione dell’amore.
La violenza è un atteggiamento di aggressione che parte dalla difesa di un sentimento già deturpato, svilito e offeso.
L’amore comunemente non si coniuga che con la libertà:
l’amore violento non è amore è privazione, è giogo, è asfissia ed è una gabbia che col tempo si fa sempre più angusta e stringente.
La violenza domestica è un male trasversale:
si stima che ogni anno colpisca indirettamente più di 3 milioni di bambini, tutti innocenti testimoni dell’amore malato dei loro genitori;
si stima anche che violenza domestica investa, anche occasionalmente, anche per una sola volta nella vita, ben 1 donna su 4.
Almeno una volta nella vita, 1 donna su 4 sperimenta sulla propria pelle il dolore e l’umiliazione della violenza fisica e familiare.
Ciò equivale a dire che una donne su quattro diventa vittima del suo convivente, di suo marito o, addirittura, del padre dei suo figli.
Uno schiaffo, uno spintone, una mano al collo, uno strattone sono già violenza e chi ama a mani tese, con rabbia e con ferocia è potenzialmente “pericoloso”, lo è semplicemente perché serba in sé la fiammella della rabbia, dell’ira e all’istinto non sa opporre ragione, dialogo e cuore.
Il rispetto fonda sulla condivisione pacifica delle opinioni; il rispetto ammette la discussione anche animosa ma impone di tenere il cuore alto e le mani basse; il rispetto lega e unisce, mentre, all’opposto, la violenza divide e allontana.
La violenza scava ferite intime e incolmabili che continuano a sanguinare e sanguinano sempre di più nel silenzio e nell’omertà, crescono nel disagio dell’isolamento e diventano pian piano insostenibili.
Denunciare la violenza significa opporsi ad essa, fermarla, arginarla e vincerla.
Una campagna di sensibilizzazione choc arriva dalla Norvegia e continua a sorprendere (la campagna è stata sostenuta da la Coalizione Nazionale contro la violenza domestica e la National Domestic Violence Hotline )
Questa campagna pubblicitaria vuole dimostrare che la violenza si nasconde anche dietro normalità apparenti ed insospettabili.
Ecco come quest’assunto viene dimostrato:
la coppia di sposini nella foto di copertina, che apre questo scritto, vi sembra “normale”? Vi sembra di vedere una coppia “comune” o banalmente felice?
Non tutto è come appare, scoprite qui cosa nascondono questi sposini: (cliccate qui) state per scoprire una verità che difficilmente potreste immaginare.