Alice non ha perso la speranza di riabbracciare la sua piccola Emma, e continua incessantemente da tre anni a pregare, ma soprattutto a cercare, affinchè la bambina possa tornare nella sua casa, a Vimercate, comune della provincia di Monza.
Questa tragica storia ha avuto inizio nel 2011: Alice Rossini è la mamma della piccola Houda Emma, nata dalla sua relazione con Mohammed Nadeem, ragazzo di origini siriane.
Riassumendo brevemente:
la coppia, conosciutasi nel 2007, dopo un anno di convivenza, ha deciso di sposarsi nel 2008, mentre a marzo del 2010 è nata la piccola Houda Emma.
Con il passare del tempo però Nadeem si mostrava sempre più violento, ripetute percosse che la moglie gli ha dapprima perdonato fino all’episodio clou del 2011.
Di ritorno dal lavoro, Alice viene letteralmente aggredita dal marito che non si è risparmiato nell’infliggerle calci e pugni dinnanzi alla bambina. Intimorita, la donna ha così deciso di lasciarlo, trasferendosi con la piccola da sua madre.
Ne è scaturita una separazione turbolenta, non priva di minacce di morte che Nadeem avrebbe rivolto all’ex compagna.
Poi l’accordo: l’uomo poteva vedere la piccola una volta a settimana in orari concordati preventivamente.
Tutto sembrava funzionare per il meglio, fino al 18 dicembre del 2011.
Quella fatidica domenica Nadeem non riporta la bambina a casa; impensierita dal forte ritardo dell’ex marito, Alice decide di chiamare i carabinieri.
Nadeem è fuggito in Siria con Houda Emma.
Disperata Alice tenta le vie legali ma, nonostante il mandato di cattura emesso dall’Interpol per il siriano, trascorreranno altri due anni circa prima di avere notizie della piccola.
O almeno fino all’intervento di Paolo Trincia, invitato de “Le Iene” che per primo si è occupato di questa tragica vicenda.
Come mostrato nel servizio andato in onda il 12 novembre del 2013 (filmato che può essere visualizzato cliccando sulla foto qui a lato – ndr), Trincia è riuscito ad incontrare Nadeem al confine tra Turchia e Siria.
L’uomo, con una sincerità disarmante, ha raccontato all’inviato italiano le motivazioni del suo gesto, nonché come sia riuscito a far espatriare la figlia nonostante entrambi fossero privi di un passaporto valido.
Infine Trincia gli mostra il video messaggio di Alice che supplicante gli chiede:
“Voglio solo mia figlia, dimmi cosa vuoi ma ridammi Houda, per favore”.
Dettosi commosso, Nadeem però afferma di non voler rivelare il luogo dove si trova la figlia, e cerca di “accontentare” la richiesta della donna mandandole una foto recente della bambina ed una sua maglietta.
Il servizio si conclude con la mamma che chiede a chi deve rivolgersi per riuscire a ritrovare la sua bambina!
E veniamo ai fatti più recenti.
La storia della piccola Houda Emma ha infatti avuto un nuovo riscontro.
Nel corso della puntata de “Le Iene” trasmessa lo scorso mercoledì 19 novembre, viene mandato in onda un servizio di Mauro Casciari che, oltre a riepilogare brevemente la storia qui sopra raccontata, riassumendo il sopra menzionato servizio di Trincia, mostra il recente incontro tra Nadeem e Alice.
Il padre, dichiaratosi pentito per ciò che ha fatto, promette all’ex moglie e alla troupe de “Le Iene” di far vedere loro la bambina entro due giorni.
Purtroppo però Nadeem sparisce nuovamente nel nulla: la sua ultima chiamata risale a poche ore dopo l’incontro, una chiamata durante la quale afferma di aver ricevuto una telefonata che gli intimava di non procedere oltre.
Tutto ciò che resta ad Alice è un filmato sul cellulare, un video che Nadeem aveva girato poche ore prima dell’incontro per dare prova che la bimba stesse bene.
Noi di Vita da mamma ci uniamo all’appello di Alice Rossini e di Mauro Casciari: condividiamo il video della piccola affinché qualcuno possa dare indicazioni sul luogo dove è stato registrato.
Il filmato in questione può essere visionato cliccando sull’immagine sottostante.