Chi era Elena Ceste? E cosa può nascondersi dietro una mamma comune?
Queste domande disegnano la cornice di uno dei casi di cronaca più grigi degli ultimi tempi: l’Italia ha assistito al rinvenimento, in condizioni pietose, delle povere spoglie di una donna 37enne, mamma di 4 figli, una casalinga, moglie e madre (come lei stessa si era definita su Facebook), una donna dall’apparenza del tutto normale.
Dinnanzi a quel cadavere, rinvenuto tra il fango di un canale di scolo, l’osservatore comune si è chiesto perché e come si possa terminare così la propria vita e, di conseguenza, si è domandato anche chi era Elena Ceste.
Il settimanale “Giallo”, Cairo Editore n°46 del 19 Novembre 2014, ha rivelato un’informazione clamorosa mai battuta prima, in un articolo completamente dedicato al caso di Costigliole d’Asti, “Giallo” rivela che il medico di base di Elena Ceste avrebbe vistato la donna appena una settimana prima della scomparsa.
La visita non aveva nulla a che fare con lo stato d’animo di Elena (di cui si è tanto dibattuto), la donna era andata dal medico per una ferita, presentava, infatti, una cicatrice sul mento.
La ferita, di cui non è dato sapere l’origine né la causa, era stata medicata in pronto soccorso, dove ad Elena avevano dato tre punti di sutura. La mamma di Costigliole si era, però, rivolta anche al suo medico curante perché temeva che quella cicatrice potesse lasciarle un segno sul suo viso.
“Come si era fatta male Elena?”
Ovviamente questa domanda si aggiunge a diversi altri misteri che circondano la morte della donna.
Al momento il solo indagato per la morte di Elena è il marito Michele Buoninconti, 44 anni, vigile del fuoco.
La vita familiare della coppia non era idilliaca, lo dimostrerebbe l’attività social di Elena e lo attesterebbero le sue chat ove sarebbero comparse frasi come queste:
<< Sei controllato anche tu?>>
<< Ciao sono controllata e quindi può essere che d’improvviso interrompo>>
<< mi vuole rottamare, ma da quando ho Facebook ogni tanto rompe>>
Con Facebook e attraverso sms, Elena intratteneva conversazioni anche personali ed in particolare era in contatto con un suo ex fidanzato, a cui avrebbe confidato anche i suoi timori circa la possibilità che il marito la spiasse. L’uomo, amico e confidente di Elena, ha messo sin da subito le loro chat a disposizione degli inquirenti, sostenendo ed agevolando l’indagine investigativa.
Michele Buoninconti, per parte sua, ha più volte indicato negli amici di Elena, quelli con cui si intratteneva sui social, una possibile pista per addivenire alla risoluzione del mistero della scomparsa di sua moglie.
Di fatto, però, queste conoscenze di Elena si sono rivelate del tutto estranee all’accadimento luttuoso e drammatico della sua morte.
Forse erano per la donna solo delle evasioni, delle libertà che Ella si concedeva per “liberarsi” dal peso della relazione familiare con suo marito?
Questa ipotesi in realtà potrebbe basare un presunto movente teoricamente capace di fondare l’azione di un marito geloso. Ma resta aperta la domanda centra del giallo della morte di Elena:
Michele potrebbe veramente aver fatto del male a sua moglie?
Emergerebbe, stando alle ultime indiscrezioni investigative, una nuova verità circa gli sms che si erano scambiati Elena e l’uomo della Golf (ovvero il papà di un compagno di classe di uno dei figli della Ceste):
Michele ha sempre sostenuto che, nella notte antecedente alla scomparsa della moglie, Elena stessa gli avrebbe confessato una verità scottante, una verità “intima”, relativa ad un tradimento e ad un video compromettente immesso in rete.
Vanno chiariti in merito tre particolari essenziali:
non è comprovato che Elena abbia mai tradito il marito (gli sms e le chat non lo provano); il video di cui ha parlato Michele non è mai stato rintracciato dagli inquirenti; Elena per un periodo a lasciato il social network Facebook, nell’ottobre del 20013 chiuse il suo profilo per poi riattivare la sua vita social qualche mese dopo.
E’ possibile che alla base della scelta di uscire da Facebook vi fossero dei timori di Elena?
E’ possibile che qualcuno la spaventasse, minacciasse o intimorisse?
Esistono, invece, degli sms che l’uomo della golf ha inviato ad Elena e sono certamente messaggi che potrebbero scatenare gelosie, dubbi e forse liti coniugali.
Il settimanale “Giallo” rivela che gli inquirenti avrebbero dimostrato, attraverso i tabulati telefonici, che Michele adoperava il telefono di Elena, contrattava attraverso l’apparecchio della moglie amici e parenti.
In particolare (e questa è una notizia del tutto nuova, battuta da “Giallo” nel numero adesso in edicola) gli inquirenti avrebbero la certezza che Michele stava adoperando il telefono della moglie esattamente mentre l’uomo della Golf le inviava dei messaggi affettuosi.
Se questa indiscrezione giornalistica venisse dimostrata sarebbe difficile credere che Michele abbia riconsegnato ad Elena il suo cellulare senza prima “aprire e leggere” gli sms pervenuti al suo numero.
Pare, per la precisione, che il marito di Elena stesse telefonando attraverso l’apparecchio della moglie mentre l’uomo della Golf scriveva, via sms:
<< Ti voglio tanto tanto bene>>
<< Perché non rispondi? Se mi hai cercato è perché ti senti sola>>
<< Ci vediamo al solito posto …>>