Qualche giorno fa ho deciso che era venuto il tempo per me delle pulizie di primavera.
Con un leggero ritardo sul calendario, ma pertinente ai buoni propositi che si fanno a inizio anno (in questo caso è scolastico, ma va bene) e a fine vacanze, mi sono messa di impegno, e ho cominciato a svuotare il mio ripostiglio.
Perché, come dice il saggio, “Se non fai spazio tra il vecchio non potrai comprare del nuovo” (doveva essere un saggio amico di Anne Wintour, la direttrice di Vogue ndr).
Ho scoperto con mia somma sorpresa (non è vero, lo sospettavo ma non volevo ammetterlo neanche a me stessa) che il mio ripostiglio, così come parte della lavanderia, dell’armadio del mio compagno (non il mio per carità) e della scarpiera era pieno di scatole.
Ma non scatole piene di roba, scatole vuote…… Avevo conservato per chissà quanti anni scatole e scatole senza alcun contenuto.
Da vera accumulatrice seriale, di quelle che si vedono solo su Real Time, e per giunta in orari tardi, ho deciso che se non volevo rischiare che qualcuno mi levasse la patria potestà dei figli, dovevo necessariamente disfarmi di questi “feticci”.
Ho accatastato in corridoio una montagna di cartoni, quando con fare sospetto ho notato un soggetto che si aggirava lì vicino.
Poi la montagna ha cominciato a diminuire.
E leva oggi e leva domani, mi sono resa conto che io levavo dal ripostiglio e mio figlio piccolo (di 6 anni) metteva nella sua stanza.
Lì per lì mi sono arrabbiata, poi però ho realizzato che nonostante mio figlio avesse una quantità infinita di giochi e videogiochi, aveva cominciato a tagliuzzare e montare pezzi di cartone, usando quel ciarpame di cui volevo disfarmi, e soprattutto un po’ di fantasia.
Me lo ero forse dimenticato, ma non tantissimo tempo fa, noi, che adesso non abbiamo superato da tanto i 40, di videogiochi non ne avevamo, ma di fantasia forse (mi permetto di avere questo picco di presunzione) di più dei bimbi di oggi.
L’ho lasciato fare: ho dato a mio figlio tante scatole, e qualche idea, e anche se a fine giornata avevo ancora la casa piena di cartoni, questi si erano magicamente trasformati in elettrodomestici, automobili, treni e via dicendo.
E dunque mamme, se uno di questi giorni voleste fare pulizia (non fate come me, magari aspettate il prossimo marzo, per restare in tema) concedevi una deroga di 24 ore prima di buttare i cartoni, e fate sbizzarrire i vostri figli, vedrete che vi divertirete.
Eccovi qualche idea per realizzare con i vostri bambini giochi con le scatole.