Il latte materno contiene tutte le sostanze necessarie al bambino ed al suo sviluppo (proteine, lipidi, zuccheri, sali minerali, vitamine). Inoltre, è stato dimostrato da più studi che l’allattamento al seno porti numerosi vantaggi tra cui: riduce nel bambino le possibilità di contrarre diverse malattie, aumenta le facoltà cognitive e rinforza il sistema immunitario.
Il latte è prodotto dalla ghiandola mammaria grazie alla presenza di due ormoni: prolattina ed ossitocina (il primo regola la produzione del latte, mentre il secondo la sua fuoriuscita).
La produzione di questi due ormoni è regolata dal bambino: più il bambino succhia e più prolattina si produce, questa va in circolo e prepara la mammella alla poppata successiva; inoltre il bambino succhiando stimola, anche, la produzione di ossitocina che favorisce la raccolta del latte nei seni galattofori da dove il neonato può estrarlo succhiando.
Quando il latte prodotto non viene estratto, avviene il contrario e cioè si ha l’inibizione della produzione di altro latte. È molto importante, quindi, fin dall’inizio, non interferire con i ritmi di suzione del neonato.
Molte mamme si chiedono come aumentare la produzione di latte perché pensano di non produrne abbastanza.
Non sempre questi allarmismi sono fondati, ma se si nota che il bambino non acquista peso o, peggio ancora, lo perde, allora sapere come aumentare la produzione di latte materno può essere d’aiuto.
In questi casi molte donne ricorrono ai cosiddetti “rimedi della nonna”, come bere litri di brodo di pollo e tisane al finocchio. Consigli e suggerimenti che passano di generazione in generazione anche se in realtà la loro efficacia non è stata dimostrata scientificamente.
E allora cosa fare per aumentare la produzione di latte?
1. Per prima cosa è importante che la suzione avvenga da subito dopo il parto e con frequenza, in modo da stimolare continuamente la produzione di prolattina ed ossitocina e quindi del latte, mediante un processo di feedback positivo.
2. Inoltre per aumentare la produzione di latte è molto importante che il bambino si attacchi al seno nel modo corretto e cioè che non prenda in bocca solo il capezzolo, ma anche gran parte dell’areola. Solo in questo modo si avrà una corretta fuoriuscita del latte con conseguente svuotamento del seno e una corretta stimolazione dei due ormoni implicati in questo processo.
3. Evitare che il seno non si riempia troppo di latte, perché questo inibisce la produzione di altro latte. Quindi è importante che la mamma svuoti il suo seno con una certa costanza.
4. L’alimentazione ha un grosso impatto sul latte prodotto. Bisogna mangiare in modo sano e variato. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno e assumere cibi ricchi di calcio, vitamine e Sali minerali, fibre, carboidrati complessi e proteine.
5. Per aumentare la produzione di latte materno in modo naturale bisogna essere rilassati e riposati. E’ stato, infatti, dimostrato che le madri stressate o affaticate presentano livelli più bassi di prolattina. E come abbiamo già detto livelli più bassi di prolattina possono ridurre la produzione di latte. E’ bene, quindi, svolgere uno stile di vita più regolare e sano, cercando di aumentare anche le ore di sonno.
6. Può essere utile anche l’utilizzo di galattologhi che sono farmaci ed altre sostanze che favoriscono un aumento della produzione di prolattina. Per l’utilizzo di questi farmaci c’è bisogno del nulla osta del medico.
7. Ci sono, però, anche alcune sostanze naturali che vengono considerate tali, mal’efficienza della maggior parte di queste sostanze non ha ricevuto una validazione scientifica e quindi il loro meccanismo d’azione è tuttora sconosciuto. Però il loro frequente uso suggerisce una certa efficacia nell’aumentare la produzione del latte materno.
Tra le erbe che si pensa che abbiano la capacità di stimolare la produzione di prolattina troviamo il Fieno Greco. È quello consigliato più frequentemente e fa parte della famiglia dei piselli.
In realtà l’efficacia di questa spezia è stata messa in evidenza in diversi lavori, tra i più recenti troviamo un lavoro pubblicato nel 2011: The Effect of Galactagogue Herbal Tea on Breast Milk Production and Short-Term Catch-Up of Birth Weight in the First Week of Life (Canan Turkyılmaz, Esra Onal, Ibrahim Murat Hirfanoglu, Ozden Turan, Esin Koç, Ebru Ergenekon, and Yıldız Atalay).
Altre sostanze che si pensi abbiano questo effetto (non ci sono, però, studi clinici che confermano tali effetti) sono la Rutra Caprina che veniva data alle mucche nelle quali determinava un aumento della produzione del latte, anice, basilico, semi di finocchio, malva e tante altre.
E’ da evidenziare, però, che un infuso contenente estratti di liquirizia, finocchio, anice e rutra caprina era legato alla comparsa di sonnolenza, vomito e suzione debole in due neonati (Toxic effects of an herbal tea mixture in two newborns. Acta Pediatr 83:683, 1994: Rosti L, Nardini A, Bettinelli ME, Rosti D).
8. Evitare sostanze che inibiscono la produzione del latte.
Tra queste sostanze troviamo la salvia. Essa contiene estrogeni naturali ed alti livelli di estrogeni inibiscono l’azione prolattinica a livello mammario.
Altri alimenti che si pensa riduca la produzione del latte, e quindi da evitare, sono: menta piperita, cavolo e sostanze che contengono caffeina (come caffè).
Anche alcuni farmaci influiscono negativamente sulla produzione del latte, come diuretici, antistaminici, contraccettivi ormonali.