Tra gli incidenti domestici purtroppo abbastanza comuni che riguardano i bambini vi sono le intossicazioni dovute all’ingestione di farmaci.
Sembra infatti che circa il 40% delle intossicazioni dei nostri figli sia dovuta all’uso improprio delle medicine di nonni e genitori dei più piccoli di casa.
Un caso tragico è avvenuto quest’estate in provincia di Trapani, dove un bimbo di 5 anni ha ingerito degli psicofarmaci della mamma, e purtroppo in questo caso l’epilogo è stato drammatico, con la morte del piccolo.
Fortunatamente non tutti i casi di intossicazione si concludono in tale modo, ma è sempre opportuno però fare molta attenzione all’argomenti.
Proprio perché gli incidenti domestici non sono da sottovalutare, e le intossicazioni alimentari infantili sono proprio causate dai medicinali che accidentalmente o intenzionalmente, magari per gioco o perché sono attraenti di forma o di colore, sono assunti dai bambini, bisogna avere sempre molta cura della conservazione di questi.
Inoltre basti sapere che, proprio perché piccoli, ai bambini basta un dosaggio anche inferiore o sbagliato delle medicine della mamma, perché sortiscano un effetto negativo, con reazioni che possono diventare poi pericolose, come nel caso del bambino di Trapani.
E’ importante dunque tenere, come dicono le istruzioni, i medicinali fuori dalla portata dei bambini (ricordatelo voi genitori, e ricordatelo anche ai nonni, quando i nipotini sono in giro per le loro case).
Un armadietto adibito alla custodia dei farmaci dovrà essere posizionato in alto, possibilmente chiuso a chiave.
Quando si hanno bambini molto piccoli in casa soprattutto questa indicazione dovrebbe essere sempre seguita, soprattutto perché in caso di malessere un bambino non sarà magari neanche in grado di raccontare l’accaduto
Spesso tutto si risolve senza problemi, anche se, come racconta Marco Marano, responsabile del Centro antiveleni dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma «Su cento bimbi che arrivano in pronto soccorso con una sospetta intossicazione, una grossa fetta viene visitata e poi mandata a casa, una parte resta in osservazione e solo il 5% finisce in terapia intensiva».
Si consideri che il pronto soccorso pediatrico Bambin Gesù riceve circa 500 chiamate l’anno per casi di questo genere.
Quando si è in presenza di bambini più grandi è utile anche insegnare loro che i medicinali servono per guarire le malattie, ma che possono anche fare male se presi in modo inappropriato, e dunque è importante farlo solo in presenza di un adulto: «Talvolta il dosaggio nei bimbi può creare problemi, o si possono verificare reazioni avverse. In ogni caso i medicinali più pericolosi sono quelli neuroattivi, come antiepilettici o anti-psicotici per adulti» continua Marano.
In conclusione allora, che si abbiano bambini molto piccoli, o ragazzini in giro per casa, chiudere a chiave i medicinali è sempre un accorgimento che, se non evita una tragedia, sicuramente può scongiurare un bruttissimo mal di pancia.
Fonte: Il Corriere