Oggi chi dice Marò pensa a Massimiliano Latorre ed a Salvatore Girone.
Oggi chi dice Marò dimentica le origini nobili di questo titolo che rappresenta un fregio, un orgoglio, un’eccellenza della nostra Italia.
Oggi chi dice Marò parla di un caso internazionale irrisolto.
Oggi qualcuno dicendo Marò soffre e piange per uno Stato che non riesce a liberare i suoi soldati.
Chi sono i Marò?
I Marò sono per definizione Militari Italiani appartenenti al “Reggimento “San Marco”, un’unità militare di fanteria di marina in forza alla Marina Militare Italiana.
Il Reggimento “San Marco” costituisce insieme al Reggimento lagunari “Serenissima”, in forza all’Esercito e al Gruppo mezzi da sbarco, la Forza di proiezione dal mare in qualità di componente anfibia delle Forze armate italiane”
(citazione testuale da wikipedia.org).
Ricordare chi sono i Marò serve a ricordare che il loro operato si è svolto nell’ambito di un servizio militare armato intimamente legato al nostro paese; serve a ricordare che Massimiliano e Salvatore ci rappresentano.
Personalmente mi permetto di aggiungere che serve a ricordare che chi “maltratta i Marò” maltratta l’Italia.
Massimiliano Latorre Torna a Casa ma Solo per 4 Mesi
Oggi la Corte Suprema Indiana ha accolto l’istanza del team difensivo Massimiliano Latorre, istanza indirizzata ad ottenere il rimpatrio del militare per gravi ragioni di salute.
Così a Massimiliano è stato concesso il rientro in Italia per un tempo limitato e pari a quattro mesi; la causa della concessione e il suo scopo è concedere al militare un periodo di convalescenza dopo l’ischemia che lo ha colpito il 31 agosto scorso.
Per ottenere il diritto alla tutela massima della sua salute il nostro Governo ed il nostro Militare sono stati obbligati a prestare una garanzia scritta di rientro.
Per completezza di informazione va detto che contro il rientro di Latorre ha mosso istanza il proprietario del peschereccio coinvolto nell’incidente del 15 febbraio 2012 in cui morirono due pescatori, e questa domanda di opposizione è volta a chiedere per il Militare ulteriori accertamenti medici.