La scoperta della gravidanza è l’emozione probabilmente più forte che una donna ed una coppia possano mai vivere.
Se il bimbo era una aspirazione , quando il test dice di “Si!” si avverte immediatamente il batter d’ali della cicogna nel cielo, in un orizzonte immaginario che ha la luce del futuro e della speranza.
Ma anche se quella attesa è una sorprendente scoperta, inaspettata, improvvisa e non programmata, l’emozione esplode nel cuore e, sebbene il sentimento possa essere “confuso”, è sempre un’esperienza animosa, enorme e adrenalinica.
Noi donne diveniamo culle di vita ed incominciamo il percorso verso il baby day, una delle primissime domande che qualunque neo mamma si pone è: <<Quando nascerà il mio bambino?>>
Pensare che il bimbo nascerà dopo 9mesi non è esatto, quanto meno aggiungere nove mesi alla data della scoperta o a quella dell’ultima mestruazione non è il modo corretto per ottenere la DPP, Data Presunta del Parto.
Era il l lontano milleottocento quando Naegele, un ostetrico tedesco stabilì che la gravidanza ha durata di 280 giorni, ovvero 40 settimane.
La datazione di Naegel è convenzionale ed ancora oggi le gravidanze sono normalmente calcolate utilizzando la cosiddetta “Regola di Naegele”.
Ecco cosa stabilisce la regola di Naegel:
Per calcolare la data presunta del parto sarà sufficiente aggiungere 7 giorni al giorno in cui è avvenuta l’ultima mestruazione e sottrarre 3 mesi dal risultato ottenuto.
Per esempio, se l’ultimo ciclo si fosse presentato l’11aprile dovreste effettuare il calcolo in questo modo:
11 + 7 = 18, 18 Aprile, dalla indicazione del mese relativa all’ultima mestruazione vanno sottratti 3 mesi, quindi si otterrà Gennaio ed ecco che la data presunta del parto si collocherebbe nel giorno 18 di Gennaio.
Abbiamo subito fatto una precisazione importante e cioè abbiamo definito il metodo di Naegel come convenzionale.
Che vuol dire?
Significa che non è né un calcolo certo, né un computo valido per tutte le gravidanze.
Intanto la regola di Naegel prende ad oggetto un ciclo mestruale “normale”, ovvero un ordinario ciclo di 28 giorni e presume che l’ovulazione si collochi nel 14cesimo giorno dopo la comparsa del mestruo.
È chiaro che questa descrizione del ciclo mestruale femminile non veste tutte le donne, non sono inusuali i cicli irregolari, più lunghi o più brevi di 28 giorni.
Per esigenze di completezza va precisato che in alcuni casi particolari il giorno del concepimento può essere “quasi certo” (ciò accade, per esempio, ove la donna stesse effettuando un monitoraggio della ovulazione, un controllo della temperatura basale o avesse avuto un unico rapporto isolato nel mese). In ipotesi di questo tipo la neomamma, che abbia al contempo un ciclo irregolare, può calcolare la DPP semplicemente sommando 266 giorni alla data “certa” del concepimento.
Alla nostra analisi del metodo di Naegel dobbiamo aggiungere un dato ulteriore, che, tra l’altro, ci fa capire ancora meglio come questo computo sia una convenzione.
Naegel basò i suoi calcoli sul primo giorno dell’ultima mestruazione, ma è a tutti noto che si ovula di norma 2 settimane dopo il ciclo ed il concepimento avviene proprio con l’ovulazione. Quindi quando, secondo la regola di Naegel, si stabilisce che la mamma è incinta di 4 settimane in realtà la donna è stata fecondata da soli 15 giorni, la gravidanza procede, cioè, da 2 settimane.
Logicamente ciò dimostra che lo stato interessanete ha una durata effettiva di 38 settimane e non di 40.
Questo ci serve a capire un’altra cosa molto importante: la DPP inquadra una data ipotetica ma rispetto ad essa l’evento nascita potrà normalmente avere luogo 2 settimane prima o 2 settimane dopo e se un bimbo nasce tra la 38esima e la 42esima settimana la gravidanza si considera “normale”, altrimenti detta a termine.
In altre parole posta la DPP aspettatevi la nascita in un arco di tempo che oscilli tra le 2 settimane prima e le 2 settimane dopo la data che vi risulta dal calcolo di Naegel.
Per esemplificare il computo potete individuare la vostra DPP aiutandovi con la seguente tabella.
In grassetto sono evidenziati i numeri che corrispondono alla data dell’ultima mestruazione e la riga immediatamente sottostante indica invece la data presunta del parto.
Va ovviamente precisato che, siccome parliamo di calcoli approsimativi, la futura mamma deve affidarsi al suo ginecologo fino alla nascita del suo bambino.
Il ginecologo o qualche negozio specializzato potrà mettere a vostra disposizione un Regolo Ostetrico.
Cos’è un regolo ostetrico?
Altro non è che un pratico strumento di calcolo della Data Presunta del Parto. È costituito da due ruote di cartone sovrapposte, la ruota superiore gira su quella sottostante.
Per conoscere il fatidico giorno vi basterà impostare (seguendo l‘indicazione grafica segnata generalmente con delle frecce) la ruota superiore sulla data dell’ultimo ciclo mestruale, il regolo (tramite una seconda freccia o un diverso simbolo grafico) vi indicherà la DPP.
Il regolo ostetrico e anche Naegel ragionano per settimane di gravidanza, si dice, per esempio, <<Sono alla settima settimana + 3 giorni>>, ecc.
La datazione per settimane è la più valida a disegnare il percorso della gravidanza perché è la più rispettosa dell’accrescimento fetale in utero.
Ma come fa a calcolare la settimana di gravidanza quella donna che abbia un ciclo irregolare e nel contempo non possa determinare con “valida probabilità” la data del concepimento?
In questi casi la neo mamma deve affidarsi agli esami ecografici:
durante le prime ecografie le misurazioni ossee, ed in particolare il valore risultante della distanza compresa tra la testa del piccolissimo e il suo osso sacro, permettono di identificare la settimana gestazionale.
Sino alla 20esima settimana l’età della gestazione può essere calcolata grazie alla misurazione del diametro biparietale, ovvero la distanza intercorrente tra una tempia ed un’altra.
Le misurazioni ecografiche sono insostituibili anche per quelle mamme che possono computare la DPP perché esse consentono di fatto di controllare il regolare accrescimento fetale.
Quindi non mancate mai agli appuntamenti con il ginecologo, anche perché vedere vostro figlio è una esperienza straordinaria!